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SSC
NAPOLI
STORIA
DEL CLUB
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_____________________________________________________________________________________________
A cura di Valerio Rossano e Pietro Gentile
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LA
STORIA DEL NAPOLI: DAL 1940 AL 1950 |
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1940-41:
Entrato in rotta di collisione con la squadra, Lauro si
dimette lasciando la carica di presidente a Gaetano Del
Pezzo, che ingaggia come allenatore l'ex bandiera Vojak.
Nonostante risultanti alterni ed episodi spiacevoli, a
tratti drammatici, come la morte del terzino Fenoglio,
il Napoli arriva 7°, a parità di punti con
il Torino. |
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1941-42:
In pieno conflitto bellico, con una città ed una
società economicamente allo stremo delle forze,
arriva la prima storica retrocessione in serie B. Fatale
la sconfitta, all'ultima giornata di campionato, in casa
del Genoa per 3-0. 23 punti totalizzati, appena 1 in meno
di Atalanta e Livorno, il Napoli è 15° e scivola
in serie B insieme al Modena ultimo classificato. |
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1942-43:
Nonostante la retrocessione il tecnico Vojak resta ugualmente
sulla panchina azzurra ma poi si dimette lasciando la
conduzione tecnica a Pippone Innocenti. Il Napoli arriva
3° in serie B ma non fu sufficiente per tornare nella
massima serie prima che la guerra interrompesse l'attività
della Federazione. |
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1943-44:
Nessun campionato disputato a causa della Guerra. |
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1944:
Dopo l'interruzione, causata dal conflitto bellico in
corso, nel 1944 furono creati a Napoli due club: la Società
Sportiva Napoli, promossa dal giornalista Arturo Collana,
e la Società Polisportiva Napoli, fondata dal Dott.
Gigino Scuotto, nei locali del bar Pippone. |
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1945:
I due club si fondono assumendo la denominazione di Associazione
Polisportiva Napoli, di cui diviene presidente Pasquale
Russo. La squadra prende parte ad un campionato regionale
con Stabia, Scafatese, Frattese ed altre compagini campane.
Si gioca nel recinto dell'Orto Botanico poiché
l'"Ascarelli" è stato abbattuto. Un curioso
aneddoto racconta della gara contro la Salernitana: l'arbitro
Stampacchia, sul punteggio di 1-1, perde le redini della
gara. Si scatena una rissa che la giacchetta nera riuscirà
a placare solo fingendosi morto. Strategia geniale che
funzionò perfettamente. |
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1945-46:
Si torna all'antica. Il Campionato viene diviso in un
Campionato Alta Italia a 14 squadre, tutte di serie A,
e un Campionato Centro Sud a 11 squadre, 4 di A e 7 di
B. Con Raffaele Sansone in panchina, il Napoli vince il
Campionato Centro Sud arrivando 1° davanti a Bari
e Roma, e si qualifica per le finali nazionali, costituite
da una Lega formata dalle prime 4 classificate dell'Alta
Italia e del Centro Sud. Il Napoli chiude al 5° posto
con 13 punti in 14 gare, ma comunque ottiene la promozione
in serie A che torna a girone unico, ma stavolta a 20
squadre. Intanto fanno il loro ingresso in società
personaggi storici come Alfonso Cuomo e, soprattutto,
Egidio Musollino. Risultato finale di questa stagione:
1° nel Campionato misto A e B Centro-Sud. 5° nel
Girone finale. Promosso in serie A. |
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1946-47:
Si torna dunque al girone unico e Sansone è ancora
sulla panchina azzurra. Si gioca al Vomero, allo Stadio
Collana. Risultato storico da ricordare, il pareggio per
2-2 contro il grande Torino di Valentino Mazzola, Maroso,
Loich e Gabetto. Il Napoli arriva 8°, a pari punti
con l'Atalanta e una migliore differenza reti. Dal punto
di vista societario si ritorna, da Associazione Polisportiva
Napoli, alla più tradizionale denominazione sociale:
"Associazione Calcio Napoli". |
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1947-48:
Il presidente Russo, lascia la carica a Mussariello coadiuvato
da Musollino. Dalla Roma arriva l'ala albanese Maim Krieziu
per ben 16 milioni di Lire. Il campionato è sempre
a girone unico ma per questa stagione eccezionalmente
a 21 squadre. Il tecnico Sansone comincia la stagione
ma, in assenza di risultati positivi, viene sostituito
prima da Vecchina e poi da Sentimenti nelle vesti di allenatore-giocatore.
Da centravanti giocò anche un sudamericano, Roberto
La Paz, primo giocatore di colore del calcio italiano.
Neppure questo funambolico "coloured" bastò
ad evitare la retrocessione. A condannare gli azzurri,
in uno storico Napoli-Roma con una doppietta delle sue,
fu un certo Bruno Pesaola, detto "il Petisso".
Fatale fu poi una sconfitta contro l'Inter, rete di Lorenzi,
scaturita da un clamoroso errore dell'arbitro Bonivento,
alla sua ultima direzione di gara della carriera, che
annullò una rete regolarissima a La Paz. Ma l'evento
determinante derivò dal presunto tentativo di corruzione
nella partita vittoriosa contro il Bologna che portò
la squadra azzurra al 21° posto della classifica,
nonostante i 34 punti totalizzati, che sarebbero stati
sufficienti per la salvezza, grazie ad una migliore differenza
reti nei confronti della Salernitana 18esima. Dunque il
Napoli conosce la 2ª retrocessione della sua storia.
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1948-49:
Alla guida della società c'è Egidio Musollino
affiancato da Scuotto e Cuomo. Alla guida tecnica della
squadra, invece, viene chiamato "farfallino"
Borel, grande ex giocatore della Juventus. Dopo 225 gare
lascia anche un altro grande "Cherry" Sentimenti.
La squadra non carbura e a Borel subentra Gigino De Manes
il quale, a sua volta, viene poi sostituito da Mosele.
I cambiamenti tuttavia non portano i risultati sperati
e la stagione si conclude con un 5° posto raggiunto
totalizzando 45 punti. Il capocannoniere è Renato
Brighenti, fratello maggiore del più famoso Sergio.
Ma si resta ancora in serie B. Nel frattempo un tragico
evento scuote tutta l'Europa calcistica e non solo. Il
4 maggio 1949 l'intera squadra del "Grande Torino",
vincitore dei 5 scudetti assegnati nelle ultime 5 stagioni,
muore nel tragico incidente aereo di Superga. |
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1949-50:
Per centrare la promozione Musollino si affida ad Eraldo
Monzeglio, ex tecnico della Pro Sesto. Lascia Pretto,
quattordici stagioni e 224 partite in azzurro, che si
trasferisce in Bolivia. Torna invece Gramaglia. Il Napoli
parte molto bene. A cavallo di Natale sono ben 11 i risultati
utili consecutivi. Il finale di torneo è ancora
più strepitoso e gli azzurri superano anche l'Udinese
piazzandosi al 1° posto. Suprina superbo capocannoniere
con 15 reti. Il Napoli torna di nuovo serie A. |
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