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SSC NAPOLI
STORIA DEL CLUB

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A cura di Valerio Rossano e Pietro Gentile
LA STORIA DEL NAPOLI: DAL 1920 AL 1930
1920-21: Il Campionato è sempre più complesso e vi partecipano sempre più squadre, ma la formula è sempre la stessa. Il Girone Campano viene suddiviso in 2 gironi. Nel Girone A il Naples arriva 2°. Nel Girone B l'Internazionale 1° e la Pro Napoli 3°. Nel Girone finale Campano il Naples arriva 3° e l'Internazionale 4°. Il Naples si qualifica per le semifinali Centro-Sud ma arriva 2° alle spalle del Livorno.
1921-22: La Federazione si divide in F.I.G.C. e C.C.I. dando vita a due campionati diversi. Le squadre napoletane partecipano al Girone Campania della Lega Sud nel campionato organizzato dal C.C.I. Due gironi da 12 squadre formano la Lega Nord, mentre nella Lega Sud si affacciano per la prima volta nella storia del calcio italiano le squadre di Marche, Puglia e Sicilia, che affiancano quelle "storiche" di Lazio e Campania. I risultati per le due squadre napoletane comunque, sono molto deludenti. L'Internazionale finisce 4ª, mentre il Naples addirittura penultimo.
1922-23: L'Internazionale e Naples si fondono dando vita all'Internaples. L'Internaples si classifica 2° nel Girone Campano e ultimo a 0 punti nel Girone B delle semifinali Lega Sud.
1923-24: Internaples 2° nel Girone Campano, 3° nelle semifinali di Lega Sud.
1924-25: Internaples 3° nel Girone Campano.
1925-26: Internaples 1° nel Girone Campano, 1° nel Girone A delle semifinali Lega Sud. Battuto in finale dall'Alba dopo una sonora sconfitta per 6-1 nella gara di andata e un pareggio per 1-1 nella gara di ritorno. Alba peraltro sconfitta a sua volta nella finalissima contro la Juventus per 7-1 e 5-0.
 
1926: Il 1 Agosto viene fondata l'Associazione Calcio Napoli che assorbe l'Internaples. Siamo ad una data storica. Primo presidente della storia del Napoli viene nominato Giorgio Ascarelli.
 
1926-27: Questo campionato si può considerare il primo campionato a carattere nazionale. Due gironi eliminatori da 10 squadre ciascuno. Girone finale tra le prime tre squadre di ciascun girone. Il titolo fu vinto dal Torino ma gli venne poi revocato dalla F.I.G.C. Nella sua prima stagione il Napoli fu disastroso. Arriva ultimo nel Girone A del Campionato Nazionale. Decimo con appena 1 punto realizzato pareggiando 0-0 contro il Brescia alla prima giornata. In avvio di campionato prende 9 gol dall'Inter e 8 dalla Juventus. Subisce in totale 61 gol realizzandone appena 7. Il cavallo, emblema della città, viene sostituito dal ciuccio quale stemma della squadra. La squadra partenopea, guidata a fasi alterne dagli austriaci Sasha e Kreutzer, riesce ad evitare la retrocessione arrivando terza nella Coppa Coni, torneo di consolazione per le escluse dal girone finale. Nonostante tutto comincia a mettersi in mostra un giovane di belle speranze. Il suo nome è Attila Sallustro, 18enne uruguaiano dalla classe cristallina, colui che è destinato a diventare presto il primo mito calcistico della storia del Napoli.
 
1927-28: Migliorata di una posizione la classifica del Napoli guidato dai tecnici Steiger prima e Molnar poi. Arriva 9° nel Girone A del Campionato Nazionale. Questa volta la retrocessione viene evitata grazie all'intervento della Federazione che decide di ampliare il numero di partecipanti da 11 a 16 squadre.
1928-29: 8° nel Girone A del Campionato Nazionale. Il 1° dicembre Sallustro viene convocato nella Nazionale italiana per la partita contro il Portogallo. L'incontro, giocato a Milano, finisce 6-1 per gli azzurri e Sallustro è tra i marcatori. Il giocatore uruguaiano diventa il primo giocatore del Napoli insieme a Mihalich ad esordire con la maglia azzurra. A fine campionato Napoli e Lazio si contendono in uno spareggio drammatico la permanenza in massima serie: finisce pari grazie ad una rete di Cevenini nel finale. Bisognerebbe giocare una gara-bis ma il presidente Ascarelli riesce a fare in modo che entrambe le compagini vengano tratte in salvo dalla Federazione.
1929-30: Nasce il Campionato a girone unico a 18 squadre e 2 retrocessioni. Si può considerare come il primo campionato italiano moderno che verrà poi vinto dall'Ambrosiana-Inter. ll Napoli tessera il tecnico Willy Garbut, ex giocatore dell'Arsenal che aveva già guidato il Genoa alla conquista di ben tre scudetti. Insieme al nuovo tecnico giungono alcuni talenti puri quali Vojak e Cavanna. Il nuovo mister porta una mentalità del tutto nuova e mostra un gioco spettacolare che consente al Napoli di concludere la stagione al 5° posto in serie A. Nel frattempo il numero di appassionati cresceva considerevolmente al punto di spingere Ascarelli a realizzare un impianto da 10.000 posti nel rione Luzzatti. La partita inaugurale viene disputata il 16 Febbraio del 1930, con un rotondo 4-1 inflitto alla Triestina. Pochi giorni dopo Ascarelli muore drammaticamente a causa di una peritonite fulminante.