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1920-21:
Il Campionato è sempre più complesso e vi
partecipano sempre più squadre, ma la formula è
sempre la stessa. Il Girone Campano viene suddiviso in
2 gironi. Nel Girone A il Naples arriva 2°. Nel Girone
B l'Internazionale 1° e la Pro Napoli 3°. Nel
Girone finale Campano il Naples arriva 3° e l'Internazionale
4°. Il Naples si qualifica per le semifinali Centro-Sud
ma arriva 2° alle spalle del Livorno. |
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1921-22:
La Federazione si divide in F.I.G.C. e C.C.I. dando vita
a due campionati diversi. Le squadre napoletane partecipano
al Girone Campania della Lega Sud nel campionato organizzato
dal C.C.I. Due gironi da 12 squadre formano la Lega Nord,
mentre nella Lega Sud si affacciano per la prima volta
nella storia del calcio italiano le squadre di Marche,
Puglia e Sicilia, che affiancano quelle "storiche"
di Lazio e Campania. I risultati per le due squadre napoletane
comunque, sono molto deludenti. L'Internazionale finisce
4ª, mentre il Naples addirittura penultimo. |
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1922-23:
L'Internazionale e Naples si fondono dando vita
all'Internaples. L'Internaples si classifica 2° nel
Girone Campano e ultimo a 0 punti nel Girone B delle semifinali
Lega Sud. |
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1923-24:
Internaples 2° nel Girone Campano, 3° nelle semifinali
di Lega Sud. |
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1924-25:
Internaples 3° nel Girone Campano. |
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1925-26:
Internaples 1° nel Girone Campano, 1° nel Girone
A delle semifinali Lega Sud. Battuto in finale dall'Alba
dopo una sonora sconfitta per 6-1 nella gara di andata
e un pareggio per 1-1 nella gara di ritorno. Alba peraltro
sconfitta a sua volta nella finalissima contro la Juventus
per 7-1 e 5-0. |
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1926:
Il 1 Agosto viene fondata l'Associazione Calcio Napoli
che assorbe l'Internaples. Siamo ad una data storica.
Primo presidente della storia del Napoli viene nominato
Giorgio Ascarelli. |
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1926-27:
Questo campionato si può considerare il primo campionato
a carattere nazionale. Due gironi eliminatori da 10 squadre
ciascuno. Girone finale tra le prime tre squadre di ciascun
girone. Il titolo fu vinto dal Torino ma gli venne poi
revocato dalla F.I.G.C. Nella sua prima stagione il Napoli
fu disastroso. Arriva ultimo nel Girone A del Campionato
Nazionale. Decimo con appena 1 punto realizzato pareggiando
0-0 contro il Brescia alla prima giornata. In avvio di
campionato prende 9 gol dall'Inter e 8 dalla Juventus.
Subisce in totale 61 gol realizzandone appena 7. Il cavallo,
emblema della città, viene sostituito dal ciuccio
quale stemma della squadra. La squadra partenopea, guidata
a fasi alterne dagli austriaci Sasha e Kreutzer, riesce
ad evitare la retrocessione arrivando terza nella Coppa
Coni, torneo di consolazione per le escluse dal girone
finale. Nonostante tutto comincia a mettersi in mostra
un giovane di belle speranze. Il suo nome è Attila
Sallustro, 18enne uruguaiano dalla classe cristallina,
colui che è destinato a diventare presto il primo
mito calcistico della storia del Napoli. |
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1927-28:
Migliorata di una posizione la classifica del Napoli guidato
dai tecnici Steiger prima e Molnar poi. Arriva 9°
nel Girone A del Campionato Nazionale. Questa volta la
retrocessione viene evitata grazie all'intervento della
Federazione che decide di ampliare il numero di partecipanti
da 11 a 16 squadre. |
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1928-29:
8° nel Girone A del Campionato Nazionale. Il 1°
dicembre Sallustro viene convocato nella Nazionale italiana
per la partita contro il Portogallo. L'incontro, giocato
a Milano, finisce 6-1 per gli azzurri e Sallustro è
tra i marcatori. Il giocatore uruguaiano diventa il primo
giocatore del Napoli insieme a Mihalich ad esordire con
la maglia azzurra. A fine campionato Napoli e Lazio si
contendono in uno spareggio drammatico la permanenza in
massima serie: finisce pari grazie ad una rete di Cevenini
nel finale. Bisognerebbe giocare una gara-bis ma il presidente
Ascarelli riesce a fare in modo che entrambe le compagini
vengano tratte in salvo dalla Federazione. |
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1929-30:
Nasce il Campionato a girone unico a 18 squadre e 2 retrocessioni.
Si può considerare come il primo campionato italiano
moderno che verrà poi vinto dall'Ambrosiana-Inter.
ll Napoli tessera il tecnico Willy Garbut, ex giocatore
dell'Arsenal che aveva già guidato il Genoa alla
conquista di ben tre scudetti. Insieme al nuovo tecnico
giungono alcuni talenti puri quali Vojak e Cavanna. Il
nuovo mister porta una mentalità del tutto nuova
e mostra un gioco spettacolare che consente al Napoli
di concludere la stagione al 5° posto in serie A.
Nel frattempo il numero di appassionati cresceva considerevolmente
al punto di spingere Ascarelli a realizzare un impianto
da 10.000 posti nel rione Luzzatti. La partita inaugurale
viene disputata il 16 Febbraio del 1930, con un rotondo
4-1 inflitto alla Triestina. Pochi giorni dopo Ascarelli
muore drammaticamente a causa di una peritonite fulminante.
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