A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Ruud Krol – ospite della puntata de ‘Il Bello del
Calcio’ – ha
parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto
che coinvolge gli azzurri. “È il Napoli di
Conte, ma non solo. Ci sono anche i calciatori che fanno la loro parte, poi è
chiaro che c’è chi ha più classe di altri. È sempre la squadra che vince, mai
uno solo. Cosa ho pensato quando è arrivato lui sulla panchina? A me piaceva
tanto Spalletti e il lavoro che faceva in allenamento, quando poi è stato vinto
il campionato sono stati cambiati tre tecnici. La colpa però non era solo di
chi non metteva bene la squadra in campo, ma anche dei calciatori che hanno
pensato che sarebbe stato facile ripetersi. La verità però è che in Serie A non
esistono impegni semplici, bisogna sempre essere al massimo livello per
raggiungere i risultati. Billing? Conte conosce il livello del campionato inglese,
per questo ha dato l’ok al suo arrivo. Anche nel primo anno di Spalletti il
Napoli era in lotta per lo Scudetto, ma non arrivò nessuno nel mercato
invernale. È stato giusto prendere qualcuno. Lukaku? Anche se non gioca sempre
ad alto livello, ma lui fa sempre un grande lavoro per i compagni. McTominay?
Lo definisco il nostro Braveheart, lui ha la capacità di farsi
trovare sempre al momento giusto. Sia con il Napoli che nella sua nazionale. Questione infortuni? Può essere un problema non dovuto
necessariamente ai campi, ma anche ad altri tipi di fattori come le scarpe, la
corsa, ecc. Cosa farà la differenza nel rush finale tra Napoli e Inter?
Calendario, condizione fisica e mentale. Fino a una settimana fa i nerazzurri
erano convinti di poter vincere tutto, dopo Bologna hanno avuto paura di
perdere e hanno perso ancora. A Barcellona però possono ancora fare risultato,
anche se è un impegno difficile. Per ampi tratti dell’anno l’Inter ha giocato
molto bene, ma ora la squadra è stanca mentalmente. Va aggiunto poi che ha giocato
molte più partite quest’anno rispetto al Napoli.
Rafa Marin in campo a Lecce? Il fatto che ieri sia entrato
in modo più sicuro è normale, in passato non aveva mai giocato. Quando poi
giochi per una squadra che lotta per vincere il campionato, la responsabilità è
tanta e questo aspetto va considerato. Se un attaccante sbaglia un gol, poi va
in rete al 90′ è un eroe. Se un difensore subentra e poi commette un errore, è
considerato di basso livello”.
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