A cura di: Redazione
Fonte: Kiss Kiss Napoli
Giampiero Ventura, allenatore, ha rilasciato
un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Tanti italiani
nel Napoli di Conte? Mi fa piacere anche perché Spalletti può sfruttarli tutti,
poi se c’è anche il connubio dei risultati sarebbe tutto perfetto. Napoli di
Conte come l’Italia di Bearzot? Gli accostamenti fanno parte del
chiacchiericcio del calcio e ci stanno, ma parliamo di ere diverse. C’è un filo
conduttore tra le due squadre, nessuno pensava che il Napoli potesse competere
fino all’ultimo per lo scudetto come nessuno pensava che quella nazionale
vincesse il Mondiale dell’82. Poi nell’aspetto tecnico e in quello storico è
difficile fare paragoni perché parliamo di epoche diverse. La chiave di questo
Napoli è McTominay, non c’è dubbio. Raspadori come
Pablito Rossi? Per caratteristiche ci sta. Il Napoli deve guardarsi
dall’Atalanta che è uscita dalle coppe, ma comunque vada il Napoli dovrà essere
orgoglioso del percorso fatto. Le prime tre della classifica con la difesa a
tre? Viene da ridere quando sento che con questo modulo non si può vincere.
Conte ha vinto giocando sia a quattro che a tre, ciò che conta sono le idee e
le motivazioni.
Il Penzo di
Venezia? Il Venezia gioca a calcio pur essendo nelle zone basse di
classifica. E’ una squadra che ha convinzione, altrimenti non avrebbe
pareggiato a Bergamo. La partita è alla portata del Napoli, ma le insidie ci
sono tutte perché si gioca a mezzogiorno e l’avversario è ben organizzato.
Pressione di giocare dopo? La pressione l’avverti, ricordo che quando Inzaghi
aveva l’obbligo di battere il Monza e va sotto di due goal aveva la faccia di
chi pensava che avrebbe perso lo scudetto”.
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