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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2020 - ESTERO

SVEZIA, CALCIO FEMMINILE IN CRISI PER COVID, IL CALCIO MASCHILE IN SOCCORSO RINUNCIANDO A PARTE DELLO STIPENDIO


Solidarietà senza precedenti nel mondo dello sport


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Mundo Deportivo

Ma vi immaginate Sergio Ramos, Gerard Piqué o Diego Costa, solo per fare tre esempi di top player della Liga spagnola, a rinunciare a parte dei loro stipendi affinché le loro colleghe del calcio femminile possano continuare a giocare? Ebbene, è proprio questo ciò che è accaduto in Svezia.

in una iniziativa che non ha precedenti, la Federazione scandinava ha annunciato che i calciatori dei club  di Prima e Seconda Divisione hanno deciso di rinunciare alla metà dei loro introiti in favore della Federazione affinché questi vengano destinati al pagamento degli stipendi delle calciatrici del campionato femminile, i cui stipendi hanno visto una drastica riduzione a causa della crisi pandemica.

La notizia spicca, ed è paradossale, in piena trattativa da parte di alcuni club della Liga spagnola per ottenere un adeguamento degli ingaggi in un contesto di piena crisi. Sebbene in Spagna si stia vivendo un ‘tira e molla’ tra club e giocatori, in questo Paese la solidarietà si è alzata come una bandiera.

Applauso unanime dal mondo dello sport

La decisione si è conquistata l’ applauso unanime del mondo dello sport, che vede nella Svezia un esempio da seguire. La collaborazione del calcio maschile al pagamento degli ingaggi del campionato femminile risponde al fermo proposito di aiutare i club più in difficoltà e contribuire alla loro continuità.

La Damallsvenskan femminile è uno dei campionati più importanti del mondo quanto a calcio femminile in cui  la Svezia è una autentica potenza a livello di nazionali. Nonostante ciò, questo torneo che è molto seguito dai tifosi svedesi, si è visto seriamente minacciato dalla pandemia.

In tal modo i club riceveranno 490mila euro per coprire gli stipendi delle loro calciatrici. La notizia è stata annunciata da Karl Erik Nilsson, Presidente dell’ Associazione Calcio di Svezia. L’accordo, che conta anche sull’appoggio del governo, segna un precedente di uguaglianza nello sport.

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