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VENERDÌ 26 APRILE 2024 - CONFERENZA STAMPA

CALZONA IN CONFERENZA: "RITIRO? SCELTA CONDIVISA CON LA SOCIETÀ. IN QUESTO MOMENTO CI MANCA LA VOGLIA DI NON PRENDERE GOL. SULLA ROMA..."


Le parole del tecnico azzurro


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Radio Marte

Francesco Calzona, tencico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida con la Roma di domenica.

Ha avuto la percezione che qualcosa possa cambiare?
“La partita di Empoli ha mostrato qualche problema offensivo. Questo mi ha preoccupato: di solito facciamo tanti gol e ne prendiamo molti. Ho fatto presente questo dato al gruppo, abbiamo il dovere di lavorare sul campo per finire il campionato nel miglior modo possibile. Lo dobbiamo alla città. Gli allenamenti sono andati abbastanza bene. Siamo partiti sottotono e poi siamo cresciuti. E’ tornato l’entusiasmo giusto: dobbiamo assumerci la nostra responsabilità. Sono io adallenarli e a guidarli. Spero e mi auguro che venga fuori l’orgoglio. Affrontiamo la Roma che sta facendo benissimo, ha vinto ieri sera. Miaspetto una grande prestazione dal punto di vista delle motivazioni”.

C’è ancora la speranza di puntare alla Champions?
“E’ chiaro che abbiamo buttato via delle occasioni per agganciare posizioni importanti di classifica. Dobbiamo pensare partita perpartita. Il nostro futuro non dipende soltanto da noi. Restiamo concentrati soltanto sulla Roma”.

Che Napoli vuole vedere domenica?
“Voglio la prestazione. Voglio vedere giocatori che rincorrono avversari con rabia. Ci è mancata questa qualità ultimamente, spero divedere questo tipo di atteggiamento. Con la prestazione arrivano pure i risultati. Mi aspetto la prestazione dal punto di vista delcarattere”.

Il ritiro può aiutare a risollevare la squadra?
“Due giorni di ritiro sono dovuti perché abbiamo bisogno di stareinsieme più tempo possibile. E’ stata una scelta concordata con la società, io sono d’accordo. A volte può servire. Il provvedimento nonè punitivo, ma produttivo”.

C’è un problema sulle palle alte in difesa?
“E’ un problema di difesa della porta. Abbiamo preso gol con pallarasoterra messa dietro, ma pure con l’uno contro uno in area di rigore. Non è un discorsi di palloni alti, ma di posizionamento. Nonc’è un problema specifico, ci manca la voglia di non prendere gol. Non dipende solo dai difensori, ma dalla squadra”.

Cosa vuole dire ai tifosi?
“Non ho parole, sono presenti ovunque, sia in casa che in trasferta. E’ inutile chiedere loro di sostenerci, dovremmo essere noi a spingerli. Dobbiamo scatenare la loro voglia di sostenerci. Mi dispiace per loro, vorremmo regalare grandi prestazioni alla nostra gente”.

Come giudicherebbe il suo lavoro con l’Europa League o la Conference?
“Non facciamo il paragone con il Napoli dello scorso campionato, macon quello attuale. Abbiamo dati in possesso, molte cose sono migliorate. Siamo la squadra che gioca più palloni in area avversariae abbiamo alzato il possesso palla anche se a volte è sterile. Mi baso molto sui numeri, ovviamente quelli relativi alla fase difensiva sono negativi e questo dato lo abbiamo peggiorato. Giudicherò il mio lavoro alla fine confrontando con quanto accaduto in questa stagione”.

C’è anche qualche lacuna strutturale?
“Questa squadra ha dei problemi, lo ha detto pure il presidente De Laurentiis. Qualcosa non è andato per il verso giusto in fase dicostruzione. Chi ha sostituito Lozano, Kim e in corsa Elmas non ha inciso tantissimo. Non è ovviamente solo colpa loro perché sono arrivati in una stagione particolare. Mi aspetto di trovare menoproblemi, ne ho trovato tanti”.

Anche lo spogliatoio deve assumersi le proprie responsabilità?
“Non mi riferisco ad un solo giocatore, ma a tutti. Non possono non sentirsi responsabili di questa situazione. In campo ci vanno loro, io faccio le scelte in base a quello che vedo in settimana. A parte Mazzocchi, Dendoncker e Natan, gli altri hanno avuto spazio. I giocatori devono sentirsi responsabili: hanno avuto le occasioni permettersi in mostra. La società è al mio fianco, con De Laurentiis houn ottimo rapporto, è molto rispettoso e naturalmente mi chiede conto del mio lavoro. Mi pare normale. Ripeto, tutti dobbiamo sentirci responsabili quando arriva una sconfitta, anche chi non va in campo”.

Il parlare troppo di futuro ha creato problemi o alibi?
“Non penso proprio. Noi siamo professionisti. Ci pagano anche bene per fare questo mestiere. Parlare di mercato è normale e noi dobbiamo essere bravi a convivere con questa situazione. A me non dà fastidio, ci sta essere messo in discussione, quando la situazione è negativa. Sicuramente la società dovrà prendere delle decisioni perché la stagione è stata al di sotto delle aspettative”.

I giocatori sono motivati?
“Ad Empoli ho parlato di mancanza di voglia di vincere perché non abbiamo mai tirato in porta. Col Frosinone, invece, abbiamo creato tanto. Non è una questione tattica, non vedo la rincorsa in più per aiutare il compagno. L’ho fatto presente ai giocatori, non pensavo ci fossero questi problemi. E’ stata un’annata travagliata, ma questo non vuol dire finire il campionato con questo andazzo. Dobbiamo reagire,io non ci sto a finire così”.

Che succede quando il Napoli perde palla?
“Non abbiamo la percezione del pericolo, facciamo fatica a sistemarci sotto palla il più velocemente possibile. Chiedo sempre di difendere in avanti, non voglio densità nella nostra metà campo, ma a 70-80 metri dalla nostra parte. Siamo stati più organizzati in 10, quando Osimhen era fuori per infortunio, che in parità numerica. Questo non va bene”.

Quali sono le insidie della Roma?
“Sono tante. La gestione De Rossi è stata importante, la Roma segna molto e ha una grande fisicità. E’ la squadra con più gol su palle inattive. Ma se noi facciamo una partita da Napoli, abbiamo le nostre armi. Bisogna difendere bene ed evitare le verticalizzazioni centrali dei giallorossi.  La Roma è in salute, ha vinto pure contro l’Udinese in diciassette minuti e ha obiettivi importanti”.