A cura di: Redazione
Fonte: SKY Sport
I risultati dell'autopsia dell'icona del calcio argentino
e mondiale Diego Armando Maradona sono stati resi pubblici per la prima
volta durante il processo a sette dottori e infermieri che lo avevano curato
prima della sua morte nel 2020. Due medici legali che hanno eseguito
l'autopsia di Maradona hanno testimoniato che l'ex calciatore ha sopportato
fino a 12 ore di agonia prima della sua morte, mentre i liquidi si accumulavano
nell'addome e nei polmoni. La causa della morte è stata determinata come
edema polmonare acuto con insufficienza cardiaca e cardiomiopatia dilatativa,
una patologia cardiaca, come riportato dai media argentini che stanno seguendo
le udienze. L'esperto forense: "Il cuore di Maradona pesava il
doppio del normale" Il quotidiano argentino La Nacion ha citato la
testimonianza dell'esperto forense Carlos Mauricio Cassinelli, che durante
l'udienza avrebbe affermato che la morte di Maradona non è stata né improvvisa
né inaspettata. Sempre secondo l'esperto, il suo cuore pesava il
doppio di uno normale. Un totale di 4,5 litri di acqua si erano accumulati nei
vari organi di Maradona. La ritenzione idrica negli organi era iniziata diversi
giorni prima. Non era un paziente che avrebbe dovuto essere curato a casa, ha
aggiunto Cassinelli. Il processo in corso
La procura ha accusato di omicidio colposo il medico
personale di Maradona, Leopoldo Luque, e la sua psichiatra, Agustina Cosachov,
insieme a uno psicologo, un altro medico, il coordinatore medico della
compagnia di assicurazione sanitaria e due infermiere. Tutti gli imputati
negano le accuse. Se condannati, rischiano pene detentive fino a 25 anni.
L'inizio del processo è stato rinviato due volte perché erano ancora in sospeso
diverse questioni legali. Ora si prevede che il procedimento duri almeno
fino a metà luglio, con un totale di 192 testimoni convocati. Maradona è morto
il 25 novembre 2020, all'età di 60 anni, in un complesso residenziale
privato a nord di Buenos Aires. Era stato sottoposto a un intervento chirurgico
al cervello poche settimane prima. Gli inquirenti affermano che sono stati
commessi gravi errori nell'assistenza domiciliare del vincitore della
Coppa del Mondo del 1986, la cui salute è stata gravemente compromessa
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