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MARTEDÌ 30 NOVEMBRE 2021 - NEWS

MARADONA E I DIRITTI DI IMMAGINE, BOTTA E RISPOSTA ‘A DISTANZA’ TRA STEFANO CECI E MARADONA JR?


Il  documento del giudice di La Plata darebbe ragione a Diego Jr, a differenza di quanto precedentemente interpretato dal giornalista Alessandro Alciato


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Secondo quanto riferito in diretta telefonica dal giornalista Alessandro Alciato per Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli, un tribunale di La Plata avrebbe dato ragione a Stefano Ceci in quanto legittimo proprietario dei diritti d’immagine di Diego Maradona. Nel finale della stessa trasmissione, Valter De Maggio, in conduzione, ha letto un passaggio del suddetto documento, inviatogli da Diego Maradona Jr:

“Il giudice ha intimato a Stefano Ceci e all’Avv. Matias Morla di fermarsi con effetto immediato per quanto concerne l’uso per sé e e per terzi della voce e del nome e tutto ciò  che ha fare col marchio e brand legati a Diego Maradona e i suoi diritti immagine”. Tale lettura capovolge diametralmente quanto dichiarato in precedenza da Alciato. È stato chiamato telefonicamente anche Diego Maradona Jr, il quale si è cos espresso:

“Nelle ultime 5 righe del documento il giudice su nostra richiesta emette una risoluzione: tali signori devono cessare di usare l’immagine di mio padre. Ci tengo a precisare perché non riesco a capire il perché il Sig. Alciato prenda le parti di persone non sapendo l’altra campana. Non è una cosa nuova questo documento, è uscito ieri in Argentina, poi da 15 giorni stanno uscendo molte fake news, tipo quella che avrei fatto causa al Calcio Napoli. Sono tutte  stupidaggini, menzogne che causano attacchi mediatici a noi che non lo meritiamo. Non entro nel merito ma la risoluzione dice il contrario. O il sig Alciato ha problemi con lo spagnolo o è complice di fake news, alias sta dicendo bugie. Se agiremo per fermare tutto? Siamo per fermare tutto, e non è una questione economica come vogliono far passare. Di nostro padre ne dobbiamo parlar noi e non gli estranei. Quel che è successo prima riguardava  papà e le scelte che lui faceva, ora è tutto nelle nostre mani e vogliamo esser rispettati come non siamo stati rispettati finora. Se c’è Unione tra noi 5 eredi? Abbiamo emesso un comunicato firmato da noi tutti, spiegando tutta la trafila delle cause intraprese contro questi signori, siamo uniti in questo. I fatti interpersonali sono fatti nostri ma in questo siamo uniti perché vogliamo esser presenti e tenuti in considerazione come le uniche persone quando ci sono queste cose. De Laurentiis mi ha chiamato e invitato per domenica sera ma non sono abituato a sedermi di fianco a una persona con la quale ho una causa in corso. L’ho ringraziato  declinando e soffrendo”.