A cura di: Redazione
Fonte: Corriere dello Sport
Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, è intervenuto ai microfoni Radio Crc, emittente ufficiale del club azzurro, parlando dell'ultimo mercato estivo condizionato dall'affare Osimhen. Ecco le sue parole: "La situazione
di Victor ci ha condizionato. Lui stesso ha espresso la volontà di non giocare
più per il Napoli e di voler andare via: non ci sono state le condizioni
inizialmente per far sì che questo trasferimento avvenisse. Ma ci
mancava un attaccante diverso per caratteristiche che coniugasse le esigenze tecniche
nostre e dell’allenatore. Da qui l’accelerata sul trasferimento di
Romelu". A proposito di Osimhen, Manna racconta com'è
nata l'idea Galatasaray: "È stata un’opportunità, il mercato era
chiuso in Europa. Loro si sono approcciati a noi appena finita la nostra
sessione estiva. Non eravamo apertissimi all’inizio, perché si erano
presentate delle situazioni analoghe lungo il mercato, ma né noi né Victor
volevamo un prestito. Poi parlando con il calciatore siamo riusciti a trovare
una quadra e la soluzione è stata appagante per tutti. È chiaro che
noi avremmo voluto venderlo, ma non è stato possibile". I retroscena sugli
acquisti di Gilmour e McTominay "McTominay ha voluto fortemente venire
a Napoli. È un’operazione che parte da lontano, già nei primi
giorni di giugno avevo avuto qualche contatto con l’agente, ma non pensavo lo
prendessimo. Abbiamo continuato a mantenere questi rapporti, fino al
momento in cui ci siamo seduti con il Manchester United e abbiamo
capito che si poteva fare. Gilmour? Billy è il primo centrocampista che
abbiamo concretamente trattato e definito. Avevamo praticamente fatto nel
mese di luglio, poi c’è stato l’infortunio di O’Riley, il suo
sostituto. Loro ci chiedevano di fare l’accordo per gennaio. Abbiamo
avuto una fase di stallo, ma poi il calciatore ha fortemente voluto venire a
Napoli". Manna e la chiamata
di De Laurentiis
"Per me
è stata una chiamata inaspettata quella del Napoli, in un periodo molto
tranquillo della mia vita. A fine febbraio mi hanno contattato il dottor
Chiavelli e il Presidente De Laurentiis: è stata una grande emozione, devo
ammetterlo".
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