A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Il classico bicchiere è mezzo pieno o
mezzo vuoto? «Pieno per trequarti. Una partita in meno, quindi un pericolo svanito: prima di questa settimana, il timore o il sospetto che la distanza dall’Inter potesse aumentare era sensibile. È rimasto tutto invariato e la strada, almeno sulla carta, sembra in discesa per il Napoli». Parla così a La Gazzetta dello Sport Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli dal 1985 al 1988. Nel secondo tempo, il Napoli sparisce. «E sulle cause non ci si può sbilanciare. A me,
dall’esterno, non sembra un problema fisico, semmai di gestione: perché pure
con la Roma e con la Lazio è andata così, è stato complicato orientare
l’andamento di una gara che sembrava in controllo e che invece è sfuggita di
mano. Stavolta è andata diversamente, il Bologna ha saltato addosso al Napoli,
lo ha fatto con una freschezza apprezzabile. Ma se stai male, fatichi anche a
resistere». L’uomo della Provvidenza, se ce n’è uno solo, chi è? «A me viene facile, perché Conte è un fattore. Ho sempre
pensato che sia stata la scelta giusta per la ricostruzione, che nessun altro
avrebbe potuto ereditare una situazione così complicata e riconsegnare il
Napoli alle sue ambizioni. Ma arrivando a tanto è stato persino capace di
spingersi oltre le più audaci prospettive».
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