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VENERDÌ 14 GENNAIO 2022 - NAZIONALI

DAL SENEGAL – KOULIBALY INFURIATO CON LA CAF MINACCIA DI LASCIARE LA COPPA D’AFRICA


Il difensore azzurro avrebbe voluto anticipare il tampone per giocare contro la Guinea, la Federcalcio senegalese ha respinto la richiesta


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Record

La Federazione calcistica del Senegal ha avuto tutto il suo da fare per calmare Kalidou Koulibaly nella giornata di ieri. Il difensore era su tutte le furie ed ha minacciato di lasciare la Nazionale dopo aver incassato il rifiuto categorico dei medici della CAF circa la ripetizione del tampone.

C’è aria di tempesta nel ritiro del Senegal. Trovato positivo nella giornata di sabato scorso, Kalidou Koulibaly è stato obbligato a dare forfait per il primo match vittorioso del Senegal contro lo Zimbabwe per 1-0 nella giornata di lunedì, per la prima giornata del gruppo B. Da allora, il difensore del Napoli è in quarantena, pur continuando a svolgere lavoro muscolare, in quanto asintomatico, ma il capitano dei Leoni non è mai più uscito dall’albergo. Quattro giorni dopo l’aver contratto la «omicron», ha effettuato dei test, come previsto dal regolamento CAF. Purtroppo, però, i test sono risultati ancora positivi. Però il difensore non si è arreso e ieri, al seguito della squadra guineana, ha richiesto di  farsi testare come tutti i suoi compagni all’antivigilia del match. Purtroppo la sua richiesta sarà respinta dalla equipe medica della Confederazione calcistica africana (CAF) che si è opposta. Per i medici dell’organo calcistico dirigente, Koulibaly non è idoneo a giocare la partita e dovrà dunque essere nuovamente sottoposto a test 48 ore dopo il suo ultimo test, alias giovedì.

Ne è seguito un alterco tra il giocatore e l’equipe medica della CAF. Alla fine, Koulibaly ha interpellato il presidente della Federcalcio senegalese Augustin Senghor e gli ha fatto comprendere che, praticamente da un mese, lui era a disposizione del suo Paese e che se non giocherà la partita contro la Guinea, non ne vale la pena allora che resti in ritiro con la Nazionale. Il difensore, molto arrabbiato, ha anche minacciato di lasciare l’hotel Tagidor Garden di Bangou dove il Senegal ha il suo quartier generale. Con un tono di voce piuttosto alterato, Koulibaly avrebbe anche manifestato il suo disappunto per essere rimasto letteralmente sigillato nella sua stanza mentre i suoi compagni erano in campo a difendere i colori del Senegal. Intervenendo, il presidente della Federcalcio senegalese, Augustin Senghor, ha tentato di far ragionare il calciatore. In qualità di primo vice presidente dell’organismo dirigente del calcio africano, nonché giurista, Senghor è ben consapevole che il regolamento non gioca a favore del suo calciatore.

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