A cura di: Redazione
Fonte: SKY Sport
Antonio Conte, tecnico del Napoli, si presenta in sala stampa per presentare la sfida contro la Roma in programma allo stadio Olimpico domani sera alle 20.45. Di seguito le sue parole alla vigilia del match. Quando vive la sua vita da allenatore della capolista, si
isola dal resto, mercato compreso e finge di ignorarlo, o ogni tanto un ronzio
lo avverte?
"Chi mi conosce sa che non mi isolo e cerco di
partecipare attivamente a tutte le problematiche societarie, per cercare di
risolvere il problema. Quindi cerco di essere parte attiva per cercare di
portare la mia esperienza e dare la mia opinione, per cercare di risolvere il
problema nel migliore dei modi. Perché c'è una bella differenza tra togliere il
problema e cercare di risolverlo. Nel mondo del calcio molti tolgono il
problema e non lo risolvi, ma è solo stato rimandato e tornerà a bussare alla
tua porta". Ha detto "Spero che non si facciano danni in questa
fase di mercato". Fino ad ora non ne sono stati fatti? E' contento di
questo? Quello che ha più impressionato del Napoli in questi mesi è il percorso
evolutivo, se dovesse racchiudere in 3 punti il percorso evolutivo quali
sarebbero? Con la Roma si aspetta un altro passo avanti?
"Torniamo alla prima domanda. Mi auguro che questo
mercato mi restituisca una situazione dello stesso livello prima di entrare in
compravendite. Abbiamo perso un giocatore importante come Kvara che ad oggi non
è stato sostituito. Va bene tutto ma non dobbiamo buttare fumo negli occhi.
Kvara, a detta di tutti, è un giocatore importante. Le altre uscite sono state rimpiazzate,
mentre la sua uscita non è stata ancora rimpiazzata. Nessuno può dire se ci
siamo rinforzati o indeboliti con la sua uscita, ma a livello oggettivo c'è
l'uscita di un campione dalla rosa. Non c'è più già da 4/5 partite ma è giusto
tenerlo presente. Così com'è giusto tener presente che tutta la squadra è
cresciuta in maniera importante anche perché sennò non si spiegherebbe di
trovarci a 53 punti. Va dato merito a questi ragazzi che stanno lavorando, mi
riempie di gioia vedere come lavorano e come hanno voglia di migliorare. Al di
là di tutto, degli infortuni, delle uscite. Loro mi danno una grandissima
disponibilità e in questi momenti devo guardare quello che ho in casa, non
quello che non ho, per cercare di fare la differenza". Secondo lei quanto è cambiata la Roma? Cosa teme di questa
squadra?
"Ha dei valori assoluti come calciatori: Dybala,
Paredes, Hummels, Svilar, e tanti altri. Si tratta di una rosa completa sia
nell'undici titolare che nei sostituti. Sono cresciuti tanto, l'abbiamo
affrontata due mesi fa ed era forse la prima partita di Ranieri. Sentivo che in
casa, tra campionato ed Europa League, vengono da 7 vittorie consecutive, 23
gol fatti e solo 3 subiti. E' una testimonianza della loro forza e di quello
che esprimono giocando all'Olimpico. I loro tifosi li trascinano. Bisognerà fare
grande attenzione, lo sappiamo e l'abbiamo preparata nella giusta maniera.
L'anno scorso anche loro sono arrivati prima di noi in classifica". Ci può spiegare meglio il concetto che ha detto prima tra
risolvere il problema e il toglierlo?
"E' un concetto generale. Quando c'è un problema
all'interno di un club lo si vede come un fastidio e non si vede l'ora di
toglierlo invece che risolverlo. Togliersi un problema è una rottura di
scatole, risolverlo vuol dire che un domani non ritorna". La Roma usa molto il contropiede, questo aspetto lo avete
studiato ed è un fattore di rischio in più?
"Devi fare molto attenzione con la Roma quando stai
attaccando e ti devi preparare con alcuni giocatori a pensare che si perderà
palla e a pensare a un'eventuale ripartenza. Vogliamo fare una bella partita
per andare avanti con i discorsi che stiamo facendo da inizio anno". Ha raccontato della differenza che c'è tra il Napoli, a
livello di rosa, alle altre. C'è il rimpianto di non aver acquistato in questo
mercato giocatori che avrebbero potuto aiutare in questo sprint di campionato?
"Bisognerà aspettare la fine del mercato e poi potrete
trarre delle conclusioni. A me sposta poco perché sono preparato sia in una
situazione che nell'altra come vi ho sempre detto. Questa è una barca in
navigazione, non siamo in porto. E quando si è in navigazione il comandante
deve cercare di portare la barca al sicuro nel porto più vicino possibile. Sta
al club prendere alcune decisioni, è inevitabile che io possa dire la mia se mi
viene chiesto. Vi ho sempre detto che ho scelto di mettermi a disposizione e
quando lo fai accetti anche delle situazioni. Sappiamo che il mercato del
Napoli non sarà mai il mercato delle big perché ci sono dei parametri da
rispettare: economici, di stipendio e dei calciatori che devi convincere. Non
possiamo andare a fare la voce grossa sul mercato perché, a differenza di altri
club, dobbiamo rispettare alcuni parametri. Conosciamo la situazione, mettiamo
la testa bassa e continuiamo a lavorare". I 3 giorni di riposo dati in settimana sono stati un premio
o c'era bisogno di raffreddare un po' il motore che sta spingendo al massimo da
agosto?
"Tutte le cose che accadono è perché qualcuno se le è
guadagnate. In questo caso i calciatori si sono guadagnati 3 giorni di riposo.
Sappiamo che se li sono meritati ed era giusto concederglieli". Ha parlato di parametri. In questo senso possono cambiare le
prospettive? Questo gruppo, così com'è, può tirare fuori ancor di più?
"Questo gruppo continuerà a voler crescere e questo è
fuori da ogni dubbio. I ragazzi hanno mentalità e sono contento perché stanno
finendo questi giorni di mercato. E' inevitabile che qualcuno che gioca meno
possa avere qualche piccolo pensiero di voler andare a giocare. Tutti quanti
sono ben allineati e ben concentrati. Capisco tutto perché sono stato
calciatore e capisco che qualcuno avrebbe voluto più spazio andando via, ma il
fatto che abbiano deciso di rimanere a Napoli mi dà enorme soddisfazione. Dovrò
essere bravo a tirare fuori il meglio per fare la differenza con chi c'è. Hanno
la mia massima fiducia, continuerò ad alzare l'asticella nei loro confronti
perché so che si può continuare a crescere". Sono andate virali due immagini della gara con la Juve,
quella di Simeone e quella di Politano. Ce le commenta?
"Tutto può incidere sia in positivo che negativo.
Vedere giocatori come Simeone che mette a rischio la sua faccia o Politano che
non molla l'osso all'82' e poi esulta, ma anche lo stesso Ngonge o Gilmour. I
ragazzi stanno crescendo a livello di mentalità, a livello di pensare con il
'noi' e non con l''io'. E' inevitabile che da calciatore sei un po' egoista,
guardi sempre a te stesso e guardi alla tua prestazione. I ragazzi stanno
dimostrando che hanno capito che si cresce tutti insieme".
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