A cura di: Redazione
Fonte: SKY Sport
Amtonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Venezia. Ecco le sue parole. Che risposta si aspetta dalla squadra dopo il secondo tempo
contro il Genoa?
"Guardo il bicchiere mezzo pieno, pregerisco guardare
il primo tempo di quella partita. Le gare vanno analizzate per intero, abbiamo
analizzato bene tutti i 95 minuti, ho dei ragazzi molto responsabili e sono i
primi ad aver fatto alcune valutazioni. Il secondo tempo contro il Genoa è uno
spunto per continuare a migliorare e per alzare il livello". Lei firmerebbe per chiudere il campionato tra le prime
quattro in classifica?
"A me non piace mai firmare per traguardi minimi, chi
mi conosce lo sa benissimo. Ognuno conosce i propri obiettivi e da dove siamo
partiti, io non firmerei mai per un traguardo minimo. Dobbiamo continuare a
fare quello che stiamo facendo, abbiamo fatto 38 punti, sono tanti punti,
considerato il punto di partenza. Vogliamo confermarci e continuare a migliorare:
dobbiamo continuare a lavorare con serietà per migliorare". Che bilancio fa di questi primi mesi alla guida del Napoli?
"Speriamo intanto di chiudere il 2024 regalando
un'altra gioia ai nostri tifosi, per festeggiare bene il Capodanno. Sono stati
cinque mesi molto intensi, vissuti a manetta. L'ambiente è bellissimo,
passionale, allenare una piazza come Napoli ti dà veramente tanto. Allo stesso
tempo è una piazza molto impegnatica sotto diversi aspetti, ma personalmente
sono molto contento. Il nostro obiettivo è quello di non avere nessun
rimpianto. Dobbiamo uscire sempre dal campo con la sensazione di avere dato
tutto". Al netto delle condizioni di Politano, è possibile una
convivenza tra David Neres e Kvara in campo a completare il tridente con
Lukaku?
"Tutto è possibile, tutti possono fare parte della
formazione titolare, poi ci sono situazioni di equilibrio da valutare, in base
alla squadra che vai ad affrontare. Stiamo parlando di calciatori che possono
essere determinanti. Fin qui abbiamo sempre visto Politano con Kvara, poi
Politano con Neres, prima o poi arriverà anche il turno di Neres con Kvara, ma
questo non significa bocciatura per nessuno. Politano ha avuto un problema a
livello intestinale, oggi si è allenato, faremo delle valutazioni". Quali sono le insidie maggiori del Venezia?
"Le insidie maggiori in questo tipo di partite sono il
fatto che, essendo ancora in pieno periodo di feste, il pensiero sia ancora rivolto
a festeggiare. Questo non lo accetterei, per nessun motivo. Non dobbiamo
pensare che sarà facile vincere contro il Venezia, è una squadra con una loro
organizzazione e un bravissimo allenatore. Per noi sono in palio tre punti
fondamentali, dobbiamo continuare a mettere fieno in cascina, questi sono punti
che ci serviranno in futuro". E' ancora presto per dire che per lo scudetto se la
giocheranno Atalata, Inter e Napoli?
"Non è ancora finito il girone d'andata, quindi mi
sembra ancora azzardato parlarne. Poi si possono pensare tante cose, ma mancano
due partite per finie il girone d'andata, quindi ci sono ancora più di 63
punti, ero forte in matematica, peccavo in altre materie (ride, ndr). E' ancora
presto, per ora dobbiamo fare punti e dare fastidio alle altre. Stiamo
lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere". Prima diceva di pensare al primo tempo di Genoa: dopo la sosta
si è vista una crescita sotto il profilo del gioco, l'obiettivo è aumentare il
minutaggio di questa qualità di gioco?
"L'obiettivo è quello di allungare il minutaggio, nel
senso che dobbiamo percepire che tipo di partita si sta giocando, che tipo di
partita ci viene richiesto di giocare, su questo dobbiamo migliorare. Quando lo
spartito cambia, dobbiamo imparare a riconoscere che sta cambiando qualcosa, e
quindi adeguarci alla nuova situazione. Questo fa parte di un processo di
crescita, è un aspetto su cui dobbiamo migliorare, a volte ci inceppiamo quando
qualcosa cambia". Non le sarà sfuggito che, a parte la gara contro il Verona,
non avete mai sbagliato le partite contro le 'piccole'. C'è un motivo legato
alla vostra mentalità?
"Incrocio le dita! Non vogliamo essere scaramantici,
però è inevitabile che quando incontri delle squadre che sulla squadra
dovrebbero essere inferiori a te, la partita la devi vincere, altrimenti
significa che sei mancato in qualcosa. In queste partite dipende da noi, i tre
punti li devi andare a prendere, non ci sono alibi e scusanti". Vede Lukaku più sereno in queste ultime settimane?
"Lukaku è uno dei 21 giocatori di movimento che
abbiamo. Adesso è al top della forma, non dobbiamo aspettare chissà cosa. Lui è
Lukaku e le aspettative su di lui sono superiori rispetto ad altri, è un
giocatore di spessore internazionale e il suo curriculum porta a creare delle
aspettative, deve continuare a fare quello che sta facendo, lo sa benissimo
anche lui. Deve mantenere queste aspettative". L'aumento di qualità che si aspetta può arrivare dal
mercato?
"Mi sembra di avere già risposto: non affronterò mai
questioni di mercato, su di questo c'è il club, deciderà in proposito se c'è da
cambiare qualcosa, spetta esclusivamente al club, io ho chiesto soltanto di
mantenere i miei 21 giocatori di movimento come numero, in questo modo possiamo
mantenere un buon livello anche durante l'allenamento". Come ha ritrovato questo campionato dopo esserci ritornato
dopo la parentesi inglese?
"Il livello del campionato italiano si è alzato,
l'intensità è aumentata tanto, nell'aspetto tattico siamo migliori rispetto ad
altri campionati esteri. Vedo un'evoluzione sotto tanti aspetti, anche come
allenatori, in Europa è difficile giocare contro una squadra italiana. In
Italia siamo andati avanti sotto tanti aspetti, questo rende la Serie A ancora
più bella e difficile. Siamo cresciuti tanto".
|