A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa post Sampdoria-Napoli.
Cosa c’è da migliorare? Nel primo tempo la Samp è stata brava come noi, non siamo riusciti a pressare, loro ci han fatto abbassare spesso, non riuscivamo a dare una mano a Osimhen, in più loro hanno calciatori importanti. Candreva andava spesso in superiorità, Quagliarella si abbassava sulla trequarti. Ci sono voluti due strappi, qualità individuali, per portare la partita su un piano più vantaggioso.
Campionato, interpreti nuovi e classifica diversa, siamo all’inizio? Se me la ricorda lei la quota… tutti parlano di vittoria, quale è la quota, il numero?
90 punti. Ne mancano 75, se ne mancassero 85 sarebbe uguale, è assurdo dire che ora sei quello che può vincere. Assurdo! A meno che non si voglia mettere pressione. Si capisce la difficoltà, il tempo che manca nelle difficoltà che si attraverseranno in alcuni momenti. I ragazzi sono stati bravi, diventa fondamentale a questo punto recuperare Demme. Fabian e Anguissa… non sono un fissato del turnover, è che ora devono giocare per trovare la condizione, idem Zielinski. Poi va fatta qualche altra partita con il raddoppio settimanale di gara, lì attenzione.
È una squadra questa che ha fame e voglia di divertirsi, è questa la benzina? La Samp ha continuato come ha cominciato, forte, tentando di far la partita anche sul 4-0 e qualche spazio ti rimane e qualche qualità di velocità l’abbiamo, rischiando pure di prendere qualche gol che loro avrebbero pur meritato di segnare. Siamo rimasti quasi sempre in equilibrio, nel secondo tempo abbiamo tenuto meglio il campo, nel primo tempo ci hanno fatto abbassare troppo.
È questa la vittoria della consapevolezza? Sì, quando vinci con un risultato importante come questo sono iniezioni importanti di consapevolezza, ma noi in queste partite qui abbiamo anche consegnato più forza, per cui ci dobbiamo preparare anche a metterci quel che abbiamo consegnato.
È spuntato Fabian come centrale: importante in tal senso Anguissa? Ci ha aiutato per recuperare palloni, perché per giocarli vanno recuperati. Le corse di Lozano ad abbassarsi sulle corsie completano il comportamento. Fabian sa fare ogni cosa, conosce la materia per cui con lui tutto diventa facile, è abituato a trascinarla la palla perché vuol toccarla, gli piace il contatto e ha capito che muovendo spesso gli ritorna spesso. È il meccanismo dei molti tocchi ciascuno, lui vede non solo il primo passaggio ma anche lo sviluppo.
A questo punto acqua o benzina sull’entusiasmo? E’ quello il nemico, l’eccesso di euforia, a cominciare dal portiere del palazzo… è però questo a darti ancora più forza ed esibire le qualità che abbiamo, sostenerti e fare il lavoro in maniera tranquilla.
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