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DOMENICA 13 MARZO 2022 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI IN CONFERENZA: “COMPLIMENTI AI MIEI: DA QUI ALLA FINE MI ASPETTO LA REAZIONE AVUTA OGGI; CORI? DOBBIAMO FINIRLA!”


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa post Verona-Napoli.

Ci sono anche gli avversari: abbiam fatto tutto quel che dovevamo fare: attenzione, continuità,  non perdere di vista mai niente e considerare tutto quel che passava. Il Verona ha fatto vedere a tutti quel che vale: ha corsa, gioco, qualità, tecnica, garra ma anche tecnica. Bisogna fare i complimenti ai giocatori del Napoli che se la sono meritata tutta questa vittoria,  mettendoci anche quel qualcosa in più che fa parte anche delle caratteristiche normali.

Sarà una battaglia fino alla fine: si aspetta tutte le partite così?
Sì me le aspetto così e mi aspetto anche che reazione di oggi l’abbiamo sempre.

Ieri ha detto che il tempo delle parole è finito ed oggi sono arrivati i fatti: che tempo comincia ora e che prospettive ci sono?
Ho detto che in caso di sconfitta sarebbe stata fatale, sarebbe stata di facile lettura la situazione in base al risultato, se la vinci sei ancora agganciato e può ancora succedere di tutto. Siam dentro la possibilità di lottarci il campionato, con questa vittoria ti sei creato delle difficoltà e probabilmente le squadre davanti a noi devono anche concedere qualcosa ma se sei bravo bravo può ancora dipendere tutto da te.

Oggi qualcosa di diverso nel carattere e attenzione ed esser ‘brutti,  sporchi e un poco cattivi’: poi l’ assetto tattico con un centrocampo non inedito ma offrendo più copertura e libertà agli esterni per Osimhen.
Per crear pressione dovevamo portare alti i due centrocampisti e rimani in quell’assetto che cambia poco. A volte hanno fatto mediano e trequartista addosso alla difesa a 5. Si mette dentro quello che è il suo ruolo ideale: Anguissa e Fabian non hanno le capacità, si adattano, ci arrivano, si abbassano, si inseriscono, han fatto la partita perfetta sul piano delle scelte e sottolineo la qualità caratteriale dentro la partita anche se qualche palla lasciata ciondoloni alla merce di chi la volesse c’è stata. Ci sono palloni che ancora non capisco ma ci si lavora.

Si è vista maggior verticalità: alla luce delle scelte di oggi, ripensando al Milan ha qualche rimuginamento?
Ho responsabilità io su tutte le partite perse, stia tranquillo, scelgo sempre me come responsabile quando non van bene le cose ma poi la verticalità dipende anche se ti vengono a prendere oppure no e loro ti vengono a prendere. Poi se c’è movimento e scelta di quel che è tirar palla davanti, si riesce ad avere uno sviluppo di azione migliore. Poggi di più, quando ci siam liberati dal duello si liberano degli spazi che oggi abbiam sfruttato dalle laterali ma si possono anche sfruttare sul settore centrale. Ho riguardato bene la gara col Milan come riguardo sempre tutte le partite e  ho visto che sul gol preso non siamo stati  tanto fortunati, col gol potevamo atteggiarci diversamente ma un po’ di sfortuna c’è stata, potevamo evitarlo e ci siam disuniti… è andata così e non bisogna rimaner agganciati a quel che è successo perché il campionato va avanti e rimanere sul tempo perso e partite perse vuol dire altro tempo perso. Andiamo avanti, c’era da vincere oggi e i calciatori si son fatti trovare prontissimi per ricrearsi la possibilità di avere nuove risorse in maniera impeccabile. Complimenti a loro, bravi ragazzi!

È fiero delle risposte avute dalla squadra calcisticamente e caratterialmente?
Sono d’accordo, hanno fatto vedere di avere anche un corpo oltre che i piedi, il carattere, hanno lottato, quelli che sono entrati lo han fatto molto bene puntando l’uomo e riportandoli in area con velocità. Non siamo stati timidi. Si poteva rischiare anche di perderla questa partita ma poi avendo anche la possibilità di vincerla come si è fatto. È una crescita verticale l’atteggiamento di oggi e può esserci molto utile questa prestazione fino a fine campionato.

A fine gara Verona inviperito: un suo commento su arbitraggio, falli e espulsioni.
Lei voleva un arbitro che si lasciasse condizionare? Cliente scomodo, un internazionale che non si fa condizionare. Come da inizio campionato abbiamo avuto arbitri che dan forza alla nostra classe arbitrale.

Osimhen, quando è mancato e quanto è importante averlo?
È lui, uno che spacca in due le partite. Poi il gol è sicuramente il momento più alto, la cosa più importante che puoi fare nella partita anche se puoi aiutare alla grande pur senza far gol e lui è stato devastante per il gol e le sgroppate anche se fa confusione su  alcune cose. Le sue interpretazioni sono sempre un po’ creative perché il soggetto è quello lì, anche quando decide di puntare 5-6 difensori e portarli indietro. È un top e diventerà toppissimo, lo stesso Barzagli ha detto che a volte non si capisce, non prende la distanza corretta dall’avversario, non sa come controllare o passare una palla se di testa o di piede, interpreta  a modo suo, poi gli devi dire di tornare indietro altrimenti va in fuorigioco 3 volte, poi sembra che non ce la faccia e invece ce la fa. È di una forza dirompente.

Non si è mai visto un Verona così in difficoltà  in fase offensiva, oggi mancava Lazovic, fonte di gioco e Barak non stava bene e ne avete avuto dei vantaggi, ma lei come ha fatto a chiudere questa forza offensiva? L’ha preparata in questo modo?
Sono sempre le interpretazioni dei calciatori a far la differenza. Spesso loro giocano palla verticale sugli spazi, la linea difensiva è più in difficoltà. Oggi Koulibaly e Rrahmani han saputo tenere la squadra corta e alta per limitare Caprari e Simeone. Se allarghi la pressione delle punte troppo dalla linea difensiva loro sono bravissimi e Tudor sta facendo un grandissimo lavoro e sta facendo parlare di sé per le qualità tecniche che sono importanti. Poi uno stadio pieno che lo riconosce con cori bellissimi per gran parte e bruttissimi per altri momenti,  sia da parte dei miei che da parte degli altri. Bisogna  smetterla: la dobbiamo fare finita! Tutti  quelli che tentarono di comunicare con l’odio non avranno futuro  e saranno schiacciati dal loro stesso odio del loro modo di parlare e devono andare via dagli stadi, anche i nostri! Vogliamo stadi per bambini, per la gente, per fare aggregazione, comunicazione e divertimento, per far festa come nel resto del mondo. Bisogna farla finita!”.