A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa nel post Napoli-Sassuolo.
Non era semplice uscire da questa settimana ma un ottimo segnale dalla squadra una partita che porta alla Champions. Un punto di partenza questa vittoria più che un punto di arrivo? E aumenta il rammarico e la rabbia? È un gran risultato questa vittoria qui, io non penso come ci eravam preparati che poi dovesse oscurare quello che era il raggiungimento - se avverrà - del nostro risultato, la Champions. Vedo malafede in questa ricerca di oscurare il risultato della Champions facendo finta che siamo delusi perché non abbiamo vinto il campionato. Ho detto questo io prima di voi per alzare il livello del credere della potenzialità della squadra ma essere a lottare per questo traguardo e averlo quasi raggiunto a 3 partite dalla fine è un risultato perché è la stessa squadra degli anni precedenti e abbiamo messo dietro di noi molte squadre forti e non è un campionato livellato verso il basso ma verso l’alto, perciò le vittorie sono più difficili. Non esiste nessun rammarico, vero che i risultati tipo Empoli non possono avvenire, ci siam presi le nostre responsabilità, ma è altrettanto vero che abbiamo vinto su campi dove non vincevamo da anni. Poggia e buca fa pari come si dice dalle mie parti e la squadra non meritava di giocare questa partita con questo clima qui. Capisco l’amarezza e la delusione ma oggi mettersi volutamente dalla parte degli avversari: ma per che cosa? Volevamo giocare una partita che determinerà molto per il club e la città per ritornare su quel pullman che abbiam detto prima. Non ho nessun rammarico e se le aspettative sono differenti è perché io ho parlato così ma la squadra ha fatto quel che doveva fare e ha raggiunto un risultato.
Si può titolare ‘Missione compiuta’? Non so, siete bravi voi a fare i titoli… dico che è un grande risultato contro una grande squadra che ha fatto un buonissimo calcio e che anche nell’ultima giocata contro la Juve meritava molto, è in condizione e forma e che ha campioncini. È possibile titolare ‘grandissima vittoria’. Ancora non c’è la matematica Champions, poi se ne parla quando avverrà il ritorno, c’è la differenza reti a nostro favore ma non è anche se è a +21… beh… ne abbiam viste di tutti i colori, rimaniamo attaccati al nostro modo di esser professionisti e torniamo seriamente ad allenarci per bene.
Mertens, grande prestaz: ha detto ieri che per far giocare Mertens e Osimhen insieme la squadra deve fare certi movimenti e la squadra ci è riuscita oggi. Abbiamo preso solo tre imbarcate all’inizio con Di Lorenzo che ha ripreso con delle diagonali, per cui giocare con qualcuno differente non è la stessa cosa. Di Lorenzo è il top e in quelle due o tre azioni se non ci mette lo zampino il campione può cambiare tutto. La squadra è stata ordinata bene in campo, ha lavorato bene su Lopez con delle diagonali di copertura con Dries e Osi e poi gran partita in generale. La sua qualità della squadra in fase di possesso di saper come si fa. Sono molto contento della prestazione dei ragazzi, il livello di pressione è un po’ il nostro nemico, c’è stata gran personalità all’interno della partita.
Nelle statistiche lei è il terzo allenatore in Serie A a raggiuntere i 70 punti dopo Capello e Ancelotti con 3 squadre diverse: un record personale. Si immagina o spera conquistarne tanti altri sulla panchina del Napoli? Eri partito bene… ricominci con le aspettative… a me non interessa il mio risultato. Qualcosa anche qui dovremo chiarire ma per rinfrescare il mio percorso… la cosa fondamentale è la Champions e che questa squadra abbia fatto vedere un livello di calcio importante e che abbia le basi per poter fare le cose bene e meglio.
Si è visto un Napoli trasformato o almeno convincente: quale elemento è stato decisivo in settimana per la svolta? I calciatori, sono loro che hanno determinato l’elemento per vincere oggi, mettendoci qualità, voglia e determinazione. La società ha lavorato in maniera giusta, dopo la reazione emotiva, poi la presenza del presidente a gestire la settimana come un padre di famiglia in maniera molto delicata e disponibile ad ascoltare, indicare e suggerire. Tutto quel che è lo staff dietro il Napoli è di livello Napoli.
Si è visto un Anguissa onnipresente, in precedenza era un po’ mancato il suo importante contributo. Quanto è importante un Anguissa continuo? È sempre stato determinante e ha fatto sempre grandi partite senza infortuni precedenti o Coppa d’Africa che ne ha determinato fatiche supplementari. È un calciatore completo, ha spessore fisico e di copertura di campo, flessibilità nel riconquistar palla, è incursore, guardiano allo stesso tempo, è uno dentro il gruppo come presenza e tutti gli voglion bene. È sempre disponibile ad aiutare, è un calciatore super come gli altri.
In precedenza erano sorti dubbi sulla qualità della rosa e su Spalletti: questi 4 gol in 21 minuti cosa testimoniano? Che è un peccato? Che è lecito accontentarsi? Ripeto: la squadra è entrata in campo concentrata, esecutiva per non correr rischi di farla diventare una partita difficile, invece l’ha direzionata e determinata subito, sintomo che ci sono calciatori che sanno come si fa e che hanno a cuore le sorti della squadra e della società. I meriti del risultato vanno a loro, ai calciatori.
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