A cura di: Maria Villani
Fonte: La Repubblica
È la somma, che fa il totale. Le sconfitte alla fine del girone di andata sono diventate 6 ed è un dato di fatto che siano decisamente troppe, al giro di boa della prima metà di campionato. Per questo la piazza è in fermento e dopo il ko di Verona si è arrabbiato molto anche Aurelio De Laurentiis, che si aspettava come i tifosi una reazione d'orgoglio dopo la resa nella Supercoppa Italiana contro la Juventus. Invece il Napoli ha deluso di nuovo e ha confermato di essere una squadra discontinua e umorale: capace di passare in pochi giorni dalla goleada con la Fiorentina ai due passi falsi consecutivi di Reggio Emilia e del Bentegodi. Gattuso ha un gruppo che non conosce le mezze misure e che si specchia nel bene e nel male nel suo capitano: Lorenzo Insigne. Picchi di rendimento super e improvvisi momenti di blackout, che peraltro non hanno compromesso in maniera definitiva gli obiettivi stagionali degli azzurri, ancora in corsa su tre fronti e agganciati al treno della lotta per la zona Champions League.
Fiducia confermata a Gattuso
Il Napoli è infatti a soli 3 punti dal terzo posto e con una partita in meno rispetto alle sue dirette concorrenti, dovendo ancora giocare il recupero contro la Juve. Per questo non ci sono riflessioni in corso da parte di De Laurentiis sulla sorte di Rino Gattuso, che avrà dunque la possibilità di riscattarsi nella partita di giovedì in Coppa Italia contro lo Spezia e soprattutto nelle due gare successive di campionato contro il Parma e il Genoa. Tra presidente e allenatore il rapporto è sempre stato franco e prescinde dal rinnovo del contratto, che peraltro le due parti hanno già definito da tempo e aspetta solo di essere ratificato. Ma Ringhio sa benissimo che il suo futuro sulla panchina azzurra dipende dal ritorno in Champions League: "conditio sine qua non" per evitare il divorzio a giugno, che in caso di fallimento sarebbe consensuale.
Giovedì lo Spezia in coppa Italia
Non è quindi il momento di tirare le somme, per il Napoli. Serve piuttosto una reazione di carattere da parte della squadra, a cui Gattuso ha dato subito la carica al rientro da Verona. I recuperi di Osimhen e Mertens sono una boccata di ossigeno, anche se i due attaccanti sono ancora lontani dalla loro forma migliore, dopo i rispettivi infortuni. Contro lo Spezia in Coppa Italia faranno probabilmente staffetta, per mettere entrambi un po' di benzina nelle gambe. Molti titolari hanno invece bisogno di tirare il fiato, visto che dal 3 gennaio gli azzurri stanno giocando ininterrottamente ogni tre giorni. Ma il tour de force è destinato a continuare e dunque la squadra dovrà stringere i denti, provando magari a dosare un po' meglio le sue energie. Meno exploit e più continuità: è questa la strada per uscire dal tunnel.
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