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GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE 2021 - STAMPA

MONDIALI OGNI DUE ANNI, CON UNA SUA PROPOSTA LA UEFA PASSA AL ‘CONTRATTACCO’


La risposta di Ceferin a Infantino ha la forma di una proposta, ma la sostanza di un attacco frontale


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Süddeutsche Zeitung

L’idea di Gianni Infantino di portare a due invece che a quattro anni la frequenza dei Mondiali incontra al momento il rifiuto dei vari campionati e Leghe. Il presidente della UEFA Ceferin fa una semplice proposta che però si traduce in un attacco frontale. La battaglia per una nuova frequenza dei Mondiali con la partecipazione di 48 Nazionali entra in una fase aperta di scambi di… battute.

Nella giornata di martedì, l’altroieri, le 55 Federazioni affiliate alla Uefa hanno discusso la nuova ‘fiction’ di Gianni Infantino, e il giorno dopo hanno trasmeso i risultati alla FIFA in forma di una lettera di fuoco. Con essa il presidente UEFA Aleksander Ceferin invita i suoi colleghi della FIFA a programmare velocemente un incontro al vertice esclusivamente con l’associazione europea onde chiarire dettagliatamente alla UEFA, come dovrebbe funzionare questo nuovo apparato.

Si tratta di un contrattacco ben studiato, e ben confezionato in forma di proposta verbale. La UEFA negli anni è riuscita ad allontanare gli autocrati FIFA e l’ex Segretario Generale UEFA; e mercoledì c’era una certa sicurezza che Infantino non avrebbe osato prender parte a tale incontro. Allora sarebbero mancate le basi per cedere alle ultime sui Mondiali. Nella lettera la Uefa presenta apertamente gli strumenti al numero uno della Fifa.

Il patron della Fifa persegue un piano raffinato nel voler a tutti i costi i Mondiali ogni due anni. Stando ad informazioni raccolte dalla redazione della Süddeutsche Zeitung, a Zurigo è previsto un incontro al vertice con fino a 10 leghe nazionali di tutti i continenti. La vecchia volta: in gironi scelti funzionari sportivi dalle Fiji al Guam si lasciano impastare, specialmente quando appartengono ad associazioni dalla sostanza calcistica minima, ma di grande sostanza economica.

Adesso il presidente Fifa dovrà riferire al presidente Uefa. Il quadro è delineato ed è stato documentato il rifiuto dell’Europa. E poi nella famosa lettera la Uefa presenta chiari e tondi gli strumenti. Intanto però Infantino è ben consapevole che l’Europa è il continente nel quale la sua proposta ha la maggior ricaduta. Sui diritti delle Federazioni nazionali ma anche sulla ‘grande maggioranza’ dei top player internazionali che fanno risplendere i campionati mondiali. Questi professionisti sono sotto contratto nei campionati europei, pertanto è ‘assolutamente necessario’ che Infantino esponga il suo piano dettagliatamente e al più presto possibile, affinché la Uefa lo esamini e possa comunicare le sue preoccupazioni. E questo deve accadere già nelle prossime settimane: "Un incontro come questo è fondamentale, in quanto, come sapete, non può esser presa alcuna decisione in una materia così importante senza un consenso unanime delle Federazioni europee e del calcio europeo”.

E adesso riecco il guanto di sfida. Lo sviluppo rientra nel quadro. I tentativi di Infantino di mettere la sua Fifa molto al di sopra delle altre Federazioni, con un certo colpo di mano che vale miliardi, comporta degli strascichi ossessivi già da subito. Nell’autunno 2018 la Süddeutsche Zeitung ha reso pubblici i suoi discreti tentativi, smerciando persino tutti i diritti relativi, inclusi quelli di Mondiali futuri a un consorzio di investitori sotto una regia saudita. Allora una protesta è passata non solo per il mondo del calcio, ma anche per il Consiglio di Amministrazione della Fifa che è venuto a conoscenza della ‘svendita totale’ soltanto leggendo il giornale. E la cosa è esplosa. E poi  ulteriori tentativi di Infantino, di rafforzare la posizione della Fifa con tornei globali per Nazionali  oppure anche con squadre di club e di inseguire Federazioni continentali e associazioni di club le une contro le altre. 

Soltanto ad aprile Infantino ha lasciato le sue tracce nello spettacolo di una Superlega a regia Real Madrid entrata improvvisamente in scena, che la Uefa e la ECA hanno distrutto 72 ore dopo, grazie anche al supporto di innumerevoli gruppi di tifosi e politici. Il vecchio gioco: Infantino manda avanti Federazioni deboli ed una manciata di ‘leggende’.

Adesso il prossimo colpo: un Mondiale ogni due anni. Al congresso della Fifa a maggio, Infantino ha ripreso quella proposta annacquata da parte saudita. Sempre dalla casa reale a Riad: i sauditi non hanno mai brillato come visionari sportivi, eppure il principe ereditario è intimo del patron  Fifa.  Il desiderio palesemente espresso di un Mondiale-cappio pone  l’esigenza di uno studio di fattibilità in atto sotto la regia del direttore della Fifa Arsène Wenger in Gang. La scorsa settimana in Qatar il confidente di Infantino ha raggranellato un mucchio di variopinti ex  nazionali, le cosiddette ‘Leggende Fifa’, le quali, - sorpresa – hanno votato a favore del Mondiale permanente! Ecco come funziona nel lavoro di lobby. Se avessero chiesto ai veri top player, la proposta sarebbe stata respinta.

Adesso gli attori del calcio vero ricadono ancora tra le braccia di Infantino. Come la Uefa, anche la Conmebol sudamericana, non nutre simpatie per il progetto. Lo ha cortesemente annunciato anche la Federazione asiatica AFC. In una dettagliata dichiarazione la AFC accoglie il “processo totale di consultazione” e le “sinergie naturali per l’ organizzazione di partite più significative” ma non fa parola di un assenso. Anzi, la cosa più importante è “lo spirito di partnership e i principi di inclusività che  la Fifa dovrebbe raggiungere con il suo approccio consultivo”. Approccio  consultivo? Non è affatto quello che il plenipotenziario Infantino ha in mente.

Anche il sindacato calciatori Fifpro mostra il suo ALT alla Fifa. Martedì ha dichiarato che non suppoerterà il progetto senza una revisione totale dei calendari dei campionati maschili e femminili. È significativa la critica mirata della Fifpro che invoca la “mancanza di autentico dialogo e fiducia tra le istituzioni”.

Prima decidi e poi pensa il principio di Infantino dovrebbe anche stavolta andare a vuoto. Non esiste un progetto credibile, né soluzioni ragionevoli per le domande aperte (anche in termini tempistici, psicologici, mediatici), collegate ad una rivoluzione dei calendari di questa portata e visti i tempi ristretti è anche difficile da approntare. Resta ancora un argomento  che il numero uno della Fifa farebbe meglio a non proporre: Wenger e le nostre Leggende Fifa-Legenden lo trovano buono! Una manciata di ex nazionali, che siano costantemente ospiti della Fifa e che osservino attentamente e con scrupolo tutto quello che vi accade.

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