A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Francesco Modugno – ospite della puntata de ‘Il
Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero
– ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della
lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri. “Corsa Scudetto più complicata dopo il pareggio di Venezia?
Si può ancora fare, la vittoria finale resta una possibilità ancora concreta.
Il pareggio ottenuto ieri ci può stare e non è nemmeno così sorprendente, se
consideriamo il trend del Napoli nelle ultime sette partite: ci sono stati
tanti pareggi, gli azzurri hanno il sesto attacco del campionato insieme alla
Juventus e hanno sempre preso gol negli ultimi match. Ieri il gol è come se
fosse stato subito, visto il salvataggio provvidenziale di Rrahmani sulla
linea. Le squadre costruite per vincere il campionato hanno una produzione
offensiva molto maggiore rispetto a quella azzurra, che ha qualità differenti e
importanti ma non sempre quelle che occorrono per vincere sfide complicate come
quella di ieri. Il risultato di Venezia dimostra che l’attuale posizione del
Napoli è frutto di un lavoro straordinario svolto fino a questo momento. Calo delle ultime gare? Il Napoli si è ritrovato prigioniero
di due situazioni: la prima riguarda le difficoltà riscontrate sul mercato di
gennaio, vicissitudini che non pensava di dover affrontare. La questione Kvara
penso sia esplosa il 31 dicembre, il club aveva dei timori ma si è trovato
davanti a una volontà chiara del georgiano e del suo entourage di andare via.
Ci si è mossi per trovare una soluzione, nonostante le difficoltà, e Manna con
grande onestà intellettuale si è definito responsabile di un mercato che nulla
ha aggiunto e che ha tolto qualcosa alla squadra. Il secondo aspetto è che il
Napoli è stato anche prigioniero di un equilibrio che in un certo momento
sembrava perfetto, si è faticato a cambiare e si è avuto anche paura di andare
ad intaccare qualcosa. Va detto comunque che il Napoli i giocatori ce li ha, va
considerata anche la gestione dell’allenatore: Okafor ad esempio sta giocando
5′, ma forse oggi potrebbe anche farli 20′. Questo vale anche per altri elementi. Problemi in zona gol? L’attacco azzurro ha i suoi limiti, ma
la qualità media di questo Napoli non è quella di una squadra costruita per
vincere il campionato. A centrocampo – nella costruzione, nello sviluppo del
gioco, nella rifinitura, nell’ultima giocata, nelle scelte fatte – c’è una
qualità elevata, ma non altissima. Lobotka è bravissimo davanti alla difesa
come play, ma lì davanti arriva poco. McTominay e Anguissa hanno fisicità ed
energia, ma sono poco connessi con i tre davanti. Questa squadra, nel suo modo
di fare calcio, non produce tantissimo in termini qualitativi.
Neres? Torna con il Milan. C’era anche la possibilità di
aggregare il giocatore al gruppo per Venezia e lui ci ha sperato, ma sono
state fatte altre valutazioni. Conte? Dopo la devastazione dell’anno scorso,
solo lui avrebbe potuto restituire autorevolezza, credibilità e prospettiva ad
un progetto che era completamente morto”.
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