A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Arek Milik ha rilasciato una lunga intervista al portale Sport Onet ed, oltre ovviamente ai temi della Nazionale polacca e dell’Olympique Marsiglia, alcuni passaggi sono stati dedicati anche alla sua esperienza a Napoli.
Hai tirato un sospiro quando hai lasciato Napoli e hai preso un po' d'aria marsigliese?
La cosa più importante è che dopo essermi trasferito all'Olympique ho iniziato a giocare regolarmente. Si sa che come è finita a Napoli non è stato piacevole. Non auguro a nessun giocatore di trovarsi in una situazione tale da non poter partecipare alle partite. Il Marsiglia è diventato un luogo in cui potevo ricostruirmi prima dell'Europeo. Anche se non era solo per questo torneo, io volevo solo tornare a giocare a calcio e godermi quello che stavo facendo. È un bene che l'abbia fatto e che sono partito per un grande club.
Il Napoli è un argomento chiuso per te, ma hai avuto l'opportunità di parlare con De Laurentiis quando sei andato a Marsiglia.
Non c'era altro da spiegare. Non aveva più senso parlare. Me ne vado, questo è un capitolo chiuso.
Sei sorpreso dall'andamento del Napoli in questa stagione?
Hanno iniziato la stagione in modo fantastico. Incrocio le dita per i ragazzi in modo che possano vincere il campionato. Ho molti colleghi e amici lì. Tuttavia, non è ancora nemmeno metà della stagione, quindi c'è ancora molta strada da fare per il campionato. Spero che riescano a completare quello che hanno ben iniziato. Auguro loro di vincere e basta. Non ho alcuna amarezza per loro.
E qual è l'obiettivo dell'Olympique Marsiglia in questa stagione?
Penso che un club come questo debba sempre lottare per giocare in Champions League. Deve puntare in alto. Siamo ancora in gioco per passare alla fase a eliminazione diretta di Europa League. Vorremmo arrivarci, dobbiamo vincere le prossime due partite per uscire dal girone. Spero che funzionerà.
Potresti dire di aver trovato il tuo posto a Marsiglia?
È sicuramente un posto fantastico per giocare a calcio, perché è un grande club, con grandi tifosi e condizioni eccellenti per i giocatori. Ho anche occasioni regolari dall'allenatore. Quindi cosa si può volere di più? È solo che mi rendo conto che anche se sei felice in un posto, potrebbe cambiare presto. Soprattutto perché non sono solo i giocatori a decidere dove vogliono giocare. A volte ti senti bene in un certo posto, ma se l'allenatore non ti vede o semplicemente non ti vuole, devi cercare un nuovo posto. Sono preparato al fatto che nel calcio sia diverso”.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA INTEGRALE IN LINGUA ORIGINALE
|