A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Pierpaolo Marino, ex DG del Napoli, ha parlato del pareggio tra napoli e Bologna ai microfoni di Televomero nel corso de ‘Il Bello
del Calcio’. “Bologna-Napoli occasione sprecata? Occasione sprecata
perché l’Inter ha fatto harakiri a Parma, pareggiando una
partita che vinceva 2-0. Il Napoli affrontava l’ultimo turno ‘sfavorevole’,
giocando contro la squadra più in forma della Serie A. Nel dopo-partita si
parla spesso sull’onda dell’emotività, sia in caso di sconfitta che di una
vittoria. Tutto sommato è vero che c’è una partita in meno, ma gli azzurri
hanno superato un turno inizialmente sfavorevole lasciando inalterata la distanza
dall’Inter in classifica. Ora il calendario per il Napoli prevede impegni
contro formazioni impegnate nella lotta salvezza o senza obiettivi, mentre
quelle in corsa per la Champions League e altre coppe sono state tutte
affrontate. Problema fisico? Il calo si ha dal 60′ in avanti, non dal
45′ fino alla fine. Nel secondo tempo la quadra ha avuto paura ed è stata molto
più lunga che nella prima parte, sembrava una squadra in lotta per la salvezza.
C’è una questione di carattere soprattutto mentale. Cambi in ritardo? Conte per
tutto il campionato ha dimostrato che le sostituzioni non sono un’opportunità,
ma un qualcosa da dover subire. Per vincere lo Scudetto bisogna restare lì e il Napoli lo
sta facendo. Il pareggio a Bologna, alla vigilia, era considerato un risultato
positivo ma il modo in cui è arrivato ha fatto storcere il naso. Ciò che
preoccupa è soprattutto la ripetitività di certi atteggiamenti, aspetti su cui
si dovrà intervenire nelle ultime sette partite.
Okafor? Il fatto che non giochi e che non sia ancora pronto
nonostante diversi mesi, evidenzia ancora una volta le falle della campagna
acquisti di gennaio. Mancate sostituzioni nella ripresa? Se gli avversari
sfruttano le cinque sostituzioni, praticamente mezza squadra, inserendo
giocatori freschi e tu non lo fai è chiaro che poi sei costretto a soffrire e
salta subito all’occhio la mancanza di condizione fisica. Il mercato invernale
non ha messo in condizione l’allenatore di avere alternative”.
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