A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
In attesa di vederlo questo pomeriggio con la Georgia contro la Macedonia, ascoltiamo Khvicha Kvaratskhelia in una recente intervista rilasciata al canale georgiano Geo Team prima della gara di Champions contro il Liverpool.
Cosa è cambiato per Khvicha Kvaratskhelia negli ultimi due mesi?
Sono cambiate molte cose. La Serie A è uno dei migliori campionati del mondo. Mi sto adattando molto bene, i calciatori mi hanno accolto benissimo. C’è un’atmosfera meravigliosa all’interno del gruppo. Qui le persone sono fantastiche. C’è però ancora molto su cui lavorare.
Nei primi giorni in cosa hai avuto più difficoltà?
Di solito il primo giorno è difficile per tutti i giocatori, perché arrivi in un altro ambiente, incontri nuove persone che non conosci. Il primo giorno è stato un po’ difficile ma i ragazzi mi hanno accolto calorosamente, così come lo staff tecnico e tutti quelli che lavorano nella squadra. Qui impari qualcosa da tutti, sia dentro che fuori del campo. Quello che mi incuriosiva di più era lo stadio e i tifosi. È uno stadio stupendo con dei tifosi che lo rendono ancora più bello. Per 90 minuti cantano, cantano e non si fermano. Se vai in città e chiedi di calcio a una donna o a un uomo di 70-80 anni sanno tutto.
Sei qui solo da due mesi. Qual è la cosa più importante che ti ha detto Luciano Spalletti?
Mi ha detto che ho un buon dribbling e che gioco bene nell’uno contro uno, ma devo giocare di più per la squadra, perché ci sono giocatori forti ed è giusto che mi metta al servizio della squadra. Mi ha spiegato che dovrei aiutare di più la squadra in difesa. Faccio tutto quello che mi dicono gli allenatori.
Dopo aver ufficializzato il tuo trasferimento al Napoli, il capitano Giovanni Di Lorenzo è stato il primo che ha iniziato a seguirti su Instagram. Chi è stato il primo giocatore col quale hai comunicato nella squadra?
Quando sono andato a Castel di Sangro non erano ancora arrivati tutti i giocatori. La prima comunicazione è stata con Mario Rui che mi ha accolto molto bene. Non tutti parlavano in inglese e Mario mi ha spiegato tutto: come fare in allenamento e fuori dell’allenamento.
Vorrei che mi parlassi del famoso magazziniere, il leggendario Tommaso Starace.
Lo conoscevo di fama prima ancora di arrivare qui. Quando sono arrivato sono rimasto sorpreso, perché è davvero una bella persona, positiva. Quando entra nello spogliatoio porta sempre con sé il caffè e lo offre a tutti i giocatori. Non sono un amante del caffè ma non puoi non accettarlo. Ripeto, è una persona molto positiva e senza dubbio è una leggenda di questa squadra!
Parli l’inglese, l’italiano non ancora: hai avuto problemi di comunicazione?
Ci sono sempre dei giocatori in squadra pronti a tradurre quando mi parlano in italiano. Comunque sto già imparando la lingua. Ho un ottimo insegnante georgiano che mi sta insegnando l’italiano. Anche se ho pochissimo tempo, cerco sempre di trovare momenti liberi per impararlo.
Quanto tempo al giorno trascorri ad allenarti? A che ora arrivi al centro e qual è la tua routine di allenamento?
Da quando sono qui mi alleno di più. Dedico molto tempo allo stretching dopo l’allenamento. Ho sempre pensato che dedicavo molto tempo agli allenamenti, ma da quando sono arrivato qui ho visto le cose in una prospettiva diversa. Quando giochi in una squadra di questo livello, realizzi che devi fare di più, ovviamente entro i limiti. La mattina mi sveglio alle 7 30, vado al centro un’ora e mezza prima, dove faccio colazione e successivamente inizio a prepararmi per l’allenamento.
Segni un gol e il Napoli vince. La mattina seguente arrivi in questo bellissimo centro per gli allenamenti. Che cosa succede qui?
Niente di particolare. Continuiamo a prepararci per la prossima sfida e penso che questo sia molto professionale, perché quello che è passato deve rimanere nel passato e oggi devi concentrarti sul far meglio domani. All’orizzonte ci sono partite più difficili. Il campionato diventa ogni giorno più interessante. Dopo la partita tutti ci prepariamo per la sfida successiva. La partita contro la Lazio era molto importante per noi, è una diretta concorrente e siamo tutti felici della vittoria anche se pensiamo alla partita contro il Liverpool.
Da quel che vedo già molte persone ti amano: perché secondo te? Per il tuo stile di gioco?
Probabilmente sì ed anche perché in campo do sempre il 100%.
Non so se già sai come reagiscono le persone quando segni: ora ti mostro un video interessante.
Sì, lo so, è fantastico… hanno questa reazione ad ogni gol e questo rende il calcio ancora più bello.
Kvara è reale, è normale?
Sì, Kvara è normale.
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