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MARTEDÌ 1 APRILE 2025 - STAMPA

INTER-NAPOLI, LA CORSA SCUDETTO PASSA DA SEI FATTORI DECISIVI: ECCO QUALI


Lo scrive il Corriere dello Sport


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Corriere dello Sport

L'Atalanta è fuori, lo fa capire la classifica e lo ha confermato Gasperini. In questo momento lo scudetto se lo giocano Inter e Napoli, tre punti e venti gol in più per la capolista. Il Corriere dello Sport oggi in edicola elenca 6 fattori decisivi per la corsa al titolo.

1) Il calendario di Inter e Napoli

Visto oggi il calendario può far pensare a un leggero vantaggio per il Napoli, ma fra tre, quattro o cinque turni certe valutazioni si potranno modificare. L’Inter giocherà tre gare contro squadre in corsa per l’Europa (Bologna, Roma e Lazio), il Napoli solo una (a Bologna) e già questo soffia ottimismo in direzione del Vesuvio. La squadra di Inzaghi dovrà poi affrontare tre squadre oggi in lotta per la salvezza (Parma, Cagliari e Verona) e solo due (Torino e Como) senza necessità di classifica. La squadra di Conte se la vedrà con quattro avversarie in corsa per restare in A (Empoli, Lecce, Parma e Cagliari) e con altre tre presumibilmente senza obiettivi (Monza ultimo in classifica, Torino e Genoa).

2) La condizione fisica

Per motivi differenti, ma tutt’e due stanno arrivando in fondo non proprio col serbatoio pieno. Sia l’Inter che il Napoli nell’ultima giornata hanno rischiato tanto nel finale, diciamo pure nell’ultima mezz’ora. Sono state salvate tutt’e due dai portieri, Sommer ha fatto due miracoli su Lucca e Solet e Meret ne ha fatto uno gigante sul rigore di Gimenez.

3) I punti di forza

I gol segnati per l’Inter, i gol subiti per il Napoli. Inzaghi ha il miglior attacco della Serie A (67 reti all’attivo), insieme all’Atalanta è l’unica squadra ad avere due attaccanti (Thuram e Lautaro Martinez) in doppia cifra e ora anche Arnautovic sta dando una mano. Il Napoli, a sua volta, ha la difesa più solida, la migliore del campionato con 24 gol incassati, 4 in meno dell’Inter. Nell’anno dello scudetto di Spalletti, i gol subiti dopo 30 giornate erano appena tre in meno. La coppia Rrahmani-Buongiorno è una bella garanzia. 

4) I punti deboli

Ribaltiamo il discorso: per l’Inter sono i gol presi, per il Napoli i gol realizzati. La capolista è indietro non solo rispetto alla sua inseguitrice, ma soprattutto rispetto a se stessa: l’anno scorso alla 30ª giornata aveva incassato solo 14 reti, la metà della cifra attuale e la bellezza di 20 in meno del Milan che in classifica era alle sue spalle. Il Napoli ha segnato poco, 47 reti, quinto attacco del campionato a pari della Fiorentina. Osimhen non si rimpiazza facilmente...

5) Gli uomini decisivi

Banalmente Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, ovvero la coppia che consegnò all’Inter di Conte lo scudetto del 2021. Allora insieme raggiunsero quota 41, diciassette reti per l’argentino, ventiquattro per il belga, quasi il 50 per cento dell’intero bottino nerazzurro (89 gol). Sono passati quattro anni e in questo campionato hanno segnato gli stessi gol, non troppi per la verità, undici a testa. Però Lukaku anche domenica sera ha dimostrato di stare bene, sembra di nuovo il giocatore che Conte ha voluto di nuovo con sé. 

6) la sfida tra Conte e Inzaghi

In questa volata inciderà di più Inzaghi o Conte? Tutt’e due hanno già vinto lo scudetto, uno per il piacentino, quattro per il salentino, sanno come si maneggia un finale di campionato di questo tipo. Ci sono sette anni di differenza, Simone è alla decima stagione da allenatore in Serie A (tutte portate a termine) dopo le giovanili con la Lazio, per Antonio questa è la settima in A, con quattro in B e quattro in Premier League, tre interrotte prima della fine. Conte deve spingere al massimo, spremere ogni energia da una squadra che non ha gli stessi ricambi dell’Inter ma che può respirare e recuperare da una settimana all’altra.