A cura di: Maria Felicia Rosaria Del Pennino
Fonte: Il Mattino
"Quando Diego parlò a Oxford: 'Ci insegnò a sognare'", si legge dal Mattino di quest'oggi.
Sono passati più di venticinque anni ma quello sbarco a New York, il professore di Oxford non lo ha dimenticato. E Diego disse: "Perché un africano guadagna meno di me?". A Maradona gli studenti di Oxford, dopo la conferenza, consegnarono un attestato: "Al maestro ispiratore dei sognatori di Oxford".
Era il 1995, Diego Armando Maradona, fu invitato come "Maestro ispiratore dei sognatori". Diego chiese in quell'occasione anche un minuto di silenzio per commemorare la morte di Rabin. La conferenza fu organizzata dal Comitato di cultura ebraica 'L'Chaim'.
Le sue dichiarazioni:
"E' stato un grande onore essere qui. Adesso mi sono rimasti solo due obiettivi nella vita: piantare un albero e avere un figlio maschio".
"Questo incontro è per me di enorme importanza perché nel mio paese, e spesso nel mondo, i calciatori sono considerati generalmente persone di modesta istruzione e piuttosto superficiali. Non è così, anzi i calciatori sono alla ricerca di un proprio riscatto e di una nuova identità nella società. I calciatori vivono sotto grandi pressioni, e se permettono che il mondo degli affari abbia il sopravvento sullo spettacolo, saranno loro stessi, insieme ai tifosi a pagarne le conseguenze. Mi sento come un bambino di 35 anni quando gioco; lo faccio per la magia del rapporto con il pubblico, il saper rendere felici gli altri: deve essere l'unica legge valida nel mondo del calcio, assieme al rispetto per il calciatore come uomo. Una legge per la quale il sindacato mondiale dei calciatori appena formato a Parigi si batterà per imporla contro chi specula sul gioco del calcio e contro le regole assurde della Fifa".
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