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GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020 - INTERVISTE

GATTUSO A SKY: “DIEGO L'ORGOGLIO DI NAPOLI, UNA LEGGENDA DI UN ALTRO PIANETA: NON MORIRÀ MAI…”


Il tecnico azzurro ha parlato a SKY Sport


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Rino Gattuso è intervenuto ai microfoni di SKY Sport  nel postgara di Napoli-Rijeka.

Tanti bei ricordi: ho parlato con Diego e cenato con lui un paio di volte. È morto ma non morirà mai. Ha fatto tante cose straordinarie, ha sbagliato nella vita privata ma per quel che ha fatto rimane vivo. Dispiace, già da ieri sera arrivando in pullman all’albergo in città si respirava un’aria diversa dal solito. È stata una grande perdita, Diego non morirà mai, è una leggenda, è di un altro pianeta. Resterà sempre con noi, adesso fa compagnia ad altri grandi lassù, fa compagnia a mia sorella…

Le prossime giornate e settimane? Dobbiamo lavorare, ne abbiamo il dovere. Dobbiamo continuare, dopo sicuramente in città se ne parlerà ancora per tanto tempo, anzi  se ne parlava già. Noi  abbiamo il dovere di guardare avanti, abbiamo tanti impegni, giochiamo ogni 3 giorni e li rispetteremo. Speriamo di dedicargli qualcosa di importante, vincendo qualcosa.

Segnali dalla squadra? Ghoulam ha fatto molto bene stasera e lavora da tempo con continuità: spettava a me dargli una possibilità dal primo minuto. Sono partite molto difficili e  anche se giochi in interregionale fai fatica senza le letture giuste. Stasera la gara è stata meglio rispetto all’andata. Abbiamo sbagliato  tanto, ci aspettavano in 10 oltre la linea,  perso tante palle per i nostri tentativi di imbucata. Ci siamo intestarditi nel palleggio, sapevamo che non era facile.

Dopo confronto come  ho visto la squadra? Sono state dette cose non vere: io non litigo coi giocatori, detto loro quello che penso. È il confronto: gli ho detto  che non mi piace, voglio vedere lo stesso spirito di sempre, no ai professori, a giudicare il compagno quando sbaglia, questo mi dà fastidio e loro lo sanno perché gli rompo scatole in allenamento.
Abbiamo fatto 11 partite e se qualcuno pensa che siamo il Barcellona e non dobbiamo perdere mai, va bene e  possiamo perdere ma voglio una mentalità di squadra, il mandarci a quel paese. Dico questo perché la squadra ha un potenziale enorme, dobbiamo crederci e incitare il compagno che sbaglia.

Le ultime ore a Napoli? Come ho detto già ieri c’era un’aria diversa, qua Diego non è il campione degli scudetti o della Coppa UEFA, per me è l’orgoglio di questa città, il giocatore più forte al mondo, il rappresentante della città, che ha fatto sognare un popolo intero.

Napoli mi fa innamorare? È una città particolare, mi sembra di vivere a Rio de Janeiro, peccato ci sia il Covid ma qua  h24 c’è sempre odore di mangiare, una  temperatura incredibile, un popolo incredibile sembra il Brasile, una gioia incredibile. Mi somiglia un po’ anche se sto da anni al Nord  sono terrone dentro, mi sento a mio agio”.