TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



SABATO 23 APRILE 2022 - L'AVVERSARIO

EMPOLI, ANDREAZZOLI IN CONFERENZA: "L'AVVERSARIO È TRA I PIÙ COMPLICATI, MA DOBBIAMO CERCARE DI VINCERE"


Le parole dell'allenatore toscano


 
     
0


A cura di: Redazione
Fonte: empolifc.com

Aurelio Andreazzoli, tecnico dell'Empoli, ha parlato alla vigilia della sfida contro il Napoli.

Dobbiamo giocare la partita come sempre, per cercare di vincere, l’avversario chiaramente è tra i più complicati, ma questo non ci toglie la possibilità di fare il meglio che abbiamo e provare a fare un’impresa. C’è una grande voglia di cominciare questa gara, poi vedremo quando ci concederanno, ci permetteranno e quanto riusciremo a fare. La nostra volontà è quella di ritrovare la vittoria, anche se di fronte abbiamo una squadra estremamente importante Usciamo da una gara che non è piaciuta a nessuno, né a me né ai ragazzi, e vogliamo cancellarla al più presto. È stato un caso particolare, non ci era successo spesso di sbagliare la gara ma può succedere: sappiamo di essere una squadra giovane che va anche educata a questo tipo di problemi, fino ad oggi avevamo risposto bene ma nella crescita va tenuto conto anche di queste situazioni.

Cosa è successo a Udine? Per le squadre del nostro livello fare cattive prestazioni può starci, fortunatamente a noi è successo molto raramente. Non c’è stato certo mancanza di volontà, avevamo fatto una settimana di allenamento stupenda ma a volte capita: può dipendere dall’avversario, a cui non riesci magari a prendere le misure o l’autorete può aver tolto equilibri; sicuramente abbiamo perso un po’ l’identità di squadra e questo non possiamo permettercelo.

"Formazione? Non parlerei di rivoluzioni, lo abbiamo sempre fatto di cambiare. Sono avvicendamenti che in passato ci hanno dato tanto, hanno dato la possibilità a tutti di partecipare e non hanno tolto nulla al comportamento della squadra. In virtù di ciò anche per domani faremo le valutazioni necessarie, tenendo conto come sempre anche degli avversari e della condizione. Poi conta la squadra più che il singolo: i comportamenti individuali mettono la squadra nelle possibilità di esprimersi perché se l’individuo non fa la prestazione, la squadra pecca a livello di atteggiamento e concretezza. L’individuo deve mettersi a disposizione della squadra, con la squadra che poi rende per quanto si dà.

Napoli e Empoli simili? Ci fa piacere questo paragone, entrambe abbiamo un tempo alto effettivo di gioco perché siamo accomunati dall’idea di giocare il più possibile. Il Napoli ha la nostra tsessa idea, potendo sicuramente gestire meglio il dominio del gioco ma ci fa sicuramente onore essere accomunati a quel tipo di gioco e di squadra.

Tranquillo e sereno non lo sono mai, non lo ero nemmeno ad agosto quando iniziò il campionato. Avevo le stesse preoccupazioni di oggi e che dobbiamo aver sempre ben salde in testa: l’Empoli ha come obiettivo quello di salvarsi entro l’ultima giornata, un risultati che per la nostra realtà vale come uno scudetto, per di più se conseguito in un campionato difficile come quello che stiamo giocando. Se teniamo presente questo, oltre alle nostre necessità di dare esperienza a una squadra giovane, far giocare e crescere i ragazzi, quando la matematica di dirà di aver raggiunto l’obiettivo potrò esser tranquillo ed esultare per il risultato raggiunto che, ripeto, vale per noi come uno scudetto”.