A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
Il Napoli e Víctor Osimhen sono due macchine inarrestabili. Gli uomini do Spalletti hanno eguagliato il record di Maurizio Sarri inanellando la loro ottava vittoria consecutiva in 8 giornate di Serie A e continuano a guidare la classifica.
Questa volta al Maradona è caduto il Torino di Ivan Juric, tecnico che aveva giocato un brutto scherzo agli azzurri lo scorso magio, quando, alla guida del Verona, strappò una qualificazione Champions che era alla portata. I partenopei, di fronte al tecnico croato, hanno sofferto nuovamente, quasi di una oscura maledizione.
Dopo un buon inizio gli azzurri hanno sprecato l’opportunità di mettere la partita sul binario giusto con Insigne, che ha sbagliato un calcio di rigore, procurato da Di Lorenzo. Il capitano ha segnato solo due penalty su 5 in questo scorcio di stagione, qualcosa di insolito per lui: fino a giugno, in carriera, ne aveva falliti soltanto 6 su 36. I problemi circa il suo rinnovo si stanno facendo sentire.
Il Napoli ha continuato a creare pericoli, nonostante la buona organizzazione tattica dei granata, e al principio del secondo tempo ha avuto nuovamente poca fortuna. Il VAR ha annullato un gol di Di Lorenzo per un fuorigioco di centimetri, e una conclusione incrociata di Lozano si è stampata all’interno del palo. Gli errori degli avversari hanno dato coraggio al Torino, che ha cominciato a farsi vedere nell’area azzurra due volte con Brekalo, al quale Ospina ha negato il possibile 0-1 con un paratone.
E proprio nel suo momento peggiore, il Napoli ha ottenuto il gol del suo meritato successo: Mertens in combinazione con Koulibaly, è entrato in area e il suo cross, deviato dalla schiena di Elmas, è arrivato nella zona di Osimhen, che ha insaccato di testa la rete dell’ 1-0 con un salto enorme. L’attaccante ha già collezionato finora 10 gol in 11 confronti da lui disputati finora in stagione tra il club azzurro e la Nigeria. Ed è, senza ombra di dubbio, uno degli attaccanti più in forma in Europa.
L’accelerata finale dei granata non ha avuto effetto e il Maradona ha potuto festeggiare ancora una settimana la testa della classifica. Il Milan, unico club in grado di mantenere questo ritmo, torna a due punti indietro e gli altri cominciano ad allontanarsi: il Napoli ha la licenza di sognare.
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