A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
Il Napoli vive il peggior momento della stagione dopo un inizio quasi perfetto. Dopo la sconfitta con l’ Inter di domenica scorsa, un nuovo ko per gli azzurri arriva in casa dello Spartak Mosca che aveva già preso i tre punti al Maradona e lascia il gruppo C di Europa League più aperto che mai.
I partenopei sono arrivati in Russia quasi senza riserve ed in mancanza di uomini chiave del calibro di Anguissa, Insigne e Osimhen. Spalletti aveva in panchina solo 4 uomini della prima squadra e non poteva dunque effettuare nessuna rotazione.
Gli azzurri hanno iniziato male la partita, incassando l’1-0 nella prima azione per un fallo di Lobotka su Promes in area. Sobolev ha realizzato il penalty e, prima dell’intervallo, ha aumentato il vantaggio per i padroni di casa con un colpo di testa su passaggio di Moses.
I partenopei si sono scontrate varie volte con un insuperabile Selikhov e nella seconda parte, dopo un gol annullato a Di Lorenzo, hanno accorciato le distanze con Elmas su colpo di testa. L’assedio azzurro per un pari che sarebbe stato vitale, è durato mezzora, ma non ha avuto effetto.
Si è sentita moltissimo l’assenza di Osimhen, che non tornerà fino a febbraio e la sua mancanza in attacco è costata una sconfitta che complica molto il cammino verso la qualificazione. Lo Spartak ora ha gli stessi punti del Napoli che ora deve necessariamente battere il Leicester all’ultima giornata per il passaggio del turno. Un adirato Spalletti si è diretto verso gli spogliatoi negando la stretta di mano a Rui Vitoria. “Non mi ha salutato prima della partita, è facile farlo quando vinci” – ha detto poi in conferenza stampa. Il momento è complesso ed è evidente.
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