A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Il Napoli ha un difetto congenito che può
essere riassunto così: segna poco e molto meno di quanto riesce a
creare. Lo scrive il Corriere dello Sport oggi in edicola. "In rosa, al di là
del curriculum di Lukaku, non ci sono giocatori con un importante storico di
marcature. E lo stesso Romelu, unico della squadra in doppia cifra,
ha raggiunto il traguardo dei 10 gol soltanto alla
ventottesima e rispetto ai fasti del passato è diventato un centravanti meno
cannoniere e più rifinitore (gli 8 assist lo confermano). Conte, insomma, ha
dovuto sempre provare a capitalizzare il materiale umano a disposizione e anzi
a valorizzarlo: in certi casi ci è riuscito, considerando i 5 e 6 gol
di Anguissa e
McTominay; in altri meno, come raccontano invece le 2 reti appena nel
carnet di Neres e Politano, esterni offensivi fondamentali nel suo sistema ma
poco prolifici, o l’unico squillo di Simeone alla seconda giornata. L’emblema di questa
storia? Kvaratskhelia, al Psg da gennaio, con 5 gol è ancora il
terzo miglior marcatore della squadra al pari di Frank", si legge.
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