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SABATO 1 OTTOBRE 2022 - NEWS BENEVENTO

CANNAVARO: "SONO FELICE CHE IL MIO ARRIVO ABBIA PORTATO ENTUSIASMO MA DOBBIAMO RESTARE COI PIEDI PER TERRA"


Ecco le parole del nuovo allenatore del Benevento alla vigilia del debutto contro l'Ascoli


 
     
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A cura di: Antonietta Del Vecchio
Fonte: Napolicalcionews

È la vigilia del debutto di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento. Domani i giallorossi attendono in casa l'Ascoli dell'ex allenatore Bucchi. Vediamo, dunque, come l'ex Pallone d'oro presenta la partita in conferenza stampa:                                "Vi ringrazio di essere qui, ci saranno tante conferenze stampa e ci conosceremo meglio, sono andato via dall'Italia tanti anni fa, tra Cina e Arabia Saudita dove c'era un calcio più fisico e meno tecnico, ma alla fine è sempre calcio. Cerco di trasmettere le mie idee. In passato ero abituato ad avere traduttori, ma così sono più contento perché i giocatori capiscono molto più velocemente. Alleno da otto anni, mi fa piacere essere tornato in Italia ma cerco di non far trasparire le mie emozioni, preferisco tenermele dentro". LA FORMAZIONE: "Non mi piace dare la formazione ad inizio settimana. Ho trovato una squadra allenata e non voglio azzerare quanto fatto in passato, cerco di mischiare ogni giorno le carte perché il campionato è lungo. La formazione normalmente la do prima di andare a pranzo". GERARCHIE: "Per quanto riguarda le gerarchie so che ci sono giocatori fuori forma ma ho il vantaggio delle 5 sostituzioni e voglio far capire ai miei giocatori che è meglio giocare 60 minuti con intensità che non novanta quando non si è in forma. I nazionali sono rientrati, stanno bene, delusi dal risultato ma quando vengono qui si devono dimenticare del resto. Schiattarella fa più fatica quando gli spazi sono diversi, lui fa parte di una gestione che dovrò fare da qui a un mese"                            SISTEMI DI GIOCO: "In questi dieci giorni abbiamo provato due sistemi di gioco. Il 4-3-3 lo hanno, ma una rispolverata fa bene. Poi sono passati a 5 perché si sentono più coperti. So che abbiamo fatto pochi gol, quindi bisogna avere una gestione della palla diversa ma soprattutto portare più uomini in avanti. Dobbiamo occupare l'area in tanti uomini, abbiamo lavorato su questo, dobbiamo prenderci qualche rischio pur sapendo che gli avversari hanno attaccanti veloci e bravi. Possiamo rischiare l'uno contro uno, ho due Nazionali in difesa di cui mi fido".                                                          CIANO E FARIAS: "Farias e Ciano sono due giocatori di categoria che dobbiamo ritrovare a livello di condizione fisica e soprattutto mentale. Farias è brasiliano, ogni tanto soffre di saudade, ma io ho bisogno di tutti e loro sono due giocatori che dobbiamo ritrovare".                                                                                            ESPERIENZA DEL FRATELLO CON BUCCHI: "Paolo ha avuto esperienza con Bucchi, chiedo sempre a tutti i miei collaboratori di vedere le partite degli avversari e fare relazioni se mi dovesse sfuggire qualcosa poi ci confrontiamo e prepariamo il lavoro settimanale".

ACCOGLIENZA A BENEVENTO: "Mi è piaciuto l'entusiasmo, l'accoglienza, meno invece l'euforia. Il mio arrivo è sicuramente un qualcosa di bello, ma questo non vuol dire Serie A diretta. Dobbiamo pensare partita dopo partita, non è una frase fatta. Questo entusiasmo non deve essere una pressione per i miei giocatori, ma uno stimolo per far bene, non dobbiamo farci distrarre da cose extra-calcistiche". LA RICHIESTA DI UN NUOVO CAMPO: "La richiesta è stata fatta, penso sia fondamentale per avere una buona qualità durante l'allenamento".             CONFRONTO COL CALCIO ESTERO: "All'estero è tutto diverso, qui si sta in silenzio durante l'allenamento, c'è il ritiro pregara, in Europa abbiamo esasperato molto questi concetti e abbiamo perso il gusto di giocare a calcio cosa che all'estero non avviene. A me piace un ambiente allegro, voglio conoscerli di più ma so di avere giocatori intelligenti di cui mi posso fidare è che ci tengono alla squadra".