A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Stefano Borghi – ospite della puntata de ‘Il Bello
del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha
parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta
Scudetto che coinvolge gli azzurri. “Il divario di prestazione tra il Napoli del primo e del
secondo tempo dimostra che quando si lotta per l’obiettivo Scudetto la
pressione è la massima possibile e ogni piccolo dettaglio fa tutta la
differenza del mondo. Quello che conta adesso, considerando che entriamo in una
settimana di sosta e che al rientro ci sarà il Milan, è guardare avanti e non
pensare più a ciò che è stato. Quello di ieri era un turno che poteva dare
delle possibilità in più, mentre ora ne dà qualcuna in meno. Ma bisogna
guardare il calendario: osservando i prossimi match, la questione Scudetto è
tutt’altro che finita, il Napoli deve mantenere l’entusiasmo e la voglia di
crederci che l’hanno portato fino a qui. Calo delle ultime giornate? Un aspetto che non si è
considerato sono stati gli infortuni determinanti che si sono verificati, Neres
ad esempio è un elemento che fa la differenza. Mercato? Discorso difficile a
gennaio. In casa avevi già il sostituto di Kvara e andava presa un’alternativa,
che però doveva essere perfettamente azzeccata. Un nome poteva essere Diao,
andato al Como, però sarebbe stato difficile da fare. Il Napoli stava anche
giocando molto bene ed era in crescita come prestazioni, il cambio modulo è
stato un limite poi sono arrivati gli infortuni di due elementi cardine come
Neres e Anguissa. Da esterno, io vedo troppa negatività intorno al Napoli.
Guardando il percorso fatto, mi viene da dire che l’idea iniziale fosse quella
di ridare solidità e peso a una squadra che era reduce da una stagione in cui
si era sciolta. Sono arrivati tanti giocatori fisici e questo è stato uno dei motivi
della grande partenza, poi c’è stato anche un miglioramento tecnico.
Ultimamente il rendimento si è abbassato, ma sono state disputate buone partite
come quella contro l’Inter. Con i nerazzurri la prestazione è stata
eccezionale, non ricordo negli ultimi cinque anni una squadra che ha messo
sotto l’Inter come ha fatto il Napoli nel secondo tempo. Dichiarazioni di Conte sull’ultimo episodio della gara? Le
ho lette più sul piano psicologico che sul singolo episodio. Vuole indicare
alla squadra che l’obiettivo è ancora possibile e che bisogna restare
focalizzati fino alla fine. Dopo la sosta rientreranno diversi calciatori e ci
saranno ancora tante partite. Calendario? Nelle prossime settimane il Napoli
avrà due impegni difficili con Milan e Bologna, poi tre gare alla sua portata.
Nello stesso periodo l’Inter giocherà nove partite, le quattro in più sono le
due con il Bayern in Champions e le due in Coppa Italia con il Milan. Ci sarà
un dispendio enorme di energie dei nerazzurri. Per questo dico che, nonostante
il -3 in classifica, le possibilità ci sono.
Marianucci? È un ragazzo che ha caratteristiche
fisiche e di applicazione interessanti, ovvio che poi dovrebbe crescere.
Beukema invece è un difensore fatto, non penso possa costare solo 10 mln di
euro. Il colpo in difesa il Napoli l’ha fatto l’anno scorso prendendo
Buongiorno, il miglior centrale italiano”.
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