A cura di: Redazione
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport ha intervistato il
doppio ex Rafa Benitez per parlare del duello
Inter-Napoli in chiave scudetto. Benitez, Inter e Napoli pare vogliano tirarla per la giacca,
visto che lei ha vissuto entrambe le città... «E sono felice di ritrovarle lì, a giocarsi questo scudetto.
Si può dire che sia diventato un campionato a due, anche se l’Atalanta ha
ancora la possibilità di rientrare: sette punti mi sembrano tanti, ma non sono
un’enormità, però le due davanti hanno qualcosa in più, come abbiamo già
detto». Argomento principale: le sette vittorie consecutive del
Napoli. «E basterebbero questi successi per farsi un’idea della
forza della squadra di Conte e del suo allenatore. E’ entrata in una serie di
partite difficilissimi - l’Atalanta prima, la Juventus dopo - e ne è uscita non
soltanto con due vittorie ma con due rimonte incredibili. Questo dimostra la
statura dei giocatori, la personalità che le ha dato il suo tecnico e il lavoro
che si nasconde dietro questo exploit». Si dice: «Ma il Napoli non gioca le Coppe». Sulla questione,
Benitez ha una teoria assai più ampia. «È vero che ogni tre giorni si fa tanta fatica ma io
aggiungo pure che le partite - la cosa più bella del calcio - diventano un
aspetto allenante e come tale i tecnici sanno sfruttarle. Io credo che ad un
allenatore come Conte, con la sua storia, avere anche la Champions League
farebbe assai piacere. Non è colpa sua se non ce l’ha, sappiamo come è andata
nella passata stagione, e allora prova a trarre il massimo dal calendario che
gli propone la stagione. Resto convinto che se dovesse scendere in campo anche
al mercoledì, non perderebbe stimoli, anzi li troverebbe, e piuttosto che
pensare al rischio della stanchezza si gusterebbe il sapore d’una
manifestazione internazionale. Nessuno nega il dispendio di energia, pochi
pensano alle motivazioni e agli stimoli che certe sfide alimentano». È ormai un campionato appassionante. «Migliore degli ultimi due, in cui prima il Napoli e poi
l’Inter hanno fatto corsa a sé ed hanno tolto qualsiasi dubbio da febbraio o da
marzo. E questa concorrenza eleva lo spettacolo della serie A, la rende più
emozionate, la tiene brillante sino a quando sarà possibile». Secondo Benitez, si procederà ad oltranza? «Non so se sia possibile, se ci saranno strappi sul
medio-termine. So però che nelle prossime due giornate potremo avere altre
indicazioni assai suggestive: il Napoli andrà a Roma, l’Inter avrà il derby;
poi dopo quindici giorni ci sarà la super-sfida di Inzaghi in casa della
Juventus mentre il Napoli tornerà a Roma, contro la Lazio, una avversaria che
sta in salute, sta facendo molto bene in Europa, ha consistenza ed ha già
battuto due volte gli azzurri. Difficilmente verrà fuori una sentenza
definitiva ma è chiaro che ne sapremo di più». E a inizio marzo c i sarà Napoli-Inter.
«Io ho il sospetto che neanche da quella partita si arriverà
ad una decisione, perché la stagione è lunghissima e le condizioni possono
variare. Ci sarà da divertirsi, si resterà con il fiato sospeso, ma Lukaku è
tornato prepotente, e questo è un valore enorme per Conte, e l’Inter sta
ritrovando Lautaro, che a Lecce ha confermato di aver ritrovato la sua vena da
attaccante di livello. Ma in generale c’è una analogia che merita di essere
sottolineata: la personalità di Napoli e Inter, una a 53 punti e l’altra a 50 e
con una gara da recuperare. Potenzialmente potrebbero ritrovarsi a braccetto. E
poi sia l’una che l’altra divorano le partite».
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