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DOMENICA 16 MAGGIO 2021 - INTERVISTE

BENEVENTO, VIGORITO: “PER ASSUMERSI LE RESPONSABILITÀ NON BISOGNA AVERE GAMBE MUSCOLOSE, MA SPALLE LARGHE”


Dal nostro inviato Claudio Donato


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Il pareggio contro il Crotone lascia tanta delusione. Ecco alcune dure, ma giuste affermazioni, del presidente Vigorito:

Ho parlato con la squadra ma ancora non c’è nessun funerale. Se la Lazio farà la sua parte, la gara di Torino si potrà giocare. Al momento la squadra è stata fermata: sono sospesi tutti i permessi o quant’altro potesse passare nella mente di qualcuno. Non si  parte per nessun ritiro perché aspetteremo il risultato di Lazio-Torino. Nel caso in cui dovessimo giocare contro il Torino, i volontari del pallone, così ho definito la squadra negli spogliatoi - ossia -  quelli che se la sentiranno, giocheranno contro il  Toro. Chi dovesse avere un piccolo fastidio fisico o psicologico resterà a Benevento. Sono decisioni che prenderemo entro 48 ore.  I tifosi mi hanno manifestato il loro affetto e ho detto loro che c’è ancora qualcosa da fare. Gli ho spiegato che dopo faremo le analisi di quanto accaduto. Ho chiesto ai tifosi di non mollare e sostenere la squadra, la società e il presidente che, in questo momento, è il primo perdente. La nostra era una vigilia di paura. Per assumersi le responsabilità non bisogna avere le gambe muscolose, ma spalle larghe. I calciatori hanno gambe muscolose, ma non larghe come quelle dei nuotatori. I nostri sono così?

La piazza li ha aiutati. La società ha operato in buona fede. Oggi hanno fallito l’ennesimo appuntamento. Io sono abituato a dire che quando non si riesce a fare quello che si vuole, o non si è capaci di farlo o non lo si vuole fare. Non giustifico la squadra. Dovevamo vincere. La mancata vittoria ci mette in una situazione ancora più difficile. Se martedì sera saremo chiamati a fare l’ennesima partita, vi posso garantire che andranno in campo undici persone che usciranno dal campo in maniera diversa rispetto a quanto visto oggi. Se vedo che lo staff o la squadra non sono in condizioni mentali o fisiche, mando in campo la primavera. Così sarò io a chiudere questa festa che dura da quattro mesi. Io sono abituato a guardare negli occhi e non a terra. Martedì mattina vedrò chi mi guarderà negli occhi”.