A cura di: Alessandro Ruffo
Fonte: Napolicalcionews.it
Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato in conferenza stampa assieme all'attaccante Arkadiusz Milik alla vigilia della gara di Champions League con lo Shakhtar. Di seguito i temi trattati:
Silenzio stampa: "È stata scritta una cosa erronea al riguardo; è stata la società a decidere per il silenzio stampa ed io mi sono adeguato in quanto dipendente".
Dichiarazioni di Raiola: "Non so precisamente cosa abbia detto. Andare via da Napoli? Mi trova lui la squadra quindi? Si tratta di una sua supposizione basata su qualche conoscenza di mercato, ma io in questo momento non ci penso minimamente. Giocare in Champions è una soddisfazione enorme, poi abbiamo tante partite intriganti davanti. Qui c'è da pensare partita per partita altro che giugno".
Allenamento mattutino: "Si tratta di una questione nostra, non vedo cosa importi al pubblico ucraino se ci alleniamo o meno".
Shakhtar-Napoli: "Lo Shakhtar è una squadra molto forte, poco conosciuta qui in Italia ma in grado di fare la partita. I suoi giocatori sono offensivi e molto tecnici e di sicuro ci costringeranno a difendere bassi. Sarà una gara difficile, diversa da quella con la Dinamo Kiev".
Girone: "La prima gara condiziona sempre i match successivi. Si tratta di un match importante soprattutto in un girone difficile. Della quarta fascia abbiamo preso la più forte, il Feyenoord, e poi c'è il City che non ha bisogno di presentazioni. Lo Shakhtar inoltre ha qualità tecniche elevatissime; non si tratta di un girone semplice".
Difficoltà incontrate in A: "Abbiamo mostrato maggiore solidità difensiva nei momenti difficili, superati quelli andiamo anche a fare risultato grazie ai nostri attaccanti. Non sono molto soddisfatto di quanto visto nelle ultime due gare, siamo riusciti ad aggiustarle ma se continuiamo così in futuro ci rimetteremo le penne".
Hamsik: "Per me è insostituibile, ha una capacità di giocare tra le linee che non ha nessuno dei nostri centrocampisti. Per questo esce tutte le partite, è l'unico modo per permettergli di riposare ed averlo sempre a disposizione. Quando un fuoriclasse ha un momento poco brillante io lo faccio giocare e lo supporto ancora di più, solo così mi potrà dare il 101%".
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