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VENERDÌ 15 FEBBRAIO 2019 - STAMPA

VERSO NAPOLI – TORINO: “GLI AZZURRI DI ANCELOTTI SONO OSTICI”


Il Napoli ha tanti altri giocatori importanti. Sirigu, non sempre può fare miracoli


 
     
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A cura di: Maria Felicia Rosaria Del Pennino
Fonte: Torinogranata.it

Uno stralcio tratto dall’articolo di Torinogranatait:

“I numeri non vanno mai sottovalutati, però, bisogna guardarli tutti. Il Torino in trasferta finora ha fatto tutto sommato bene nel senso che ha perso una sola partita quella con la Roma e ha vinto con Chievo e Sampdoria, la miglior gara della stagione per gioco e risultato, e pareggiato con Inter, Udinese, Atalanta, Bologna, Cagliari, Milan, Sassuolo, Lazio e Spal.

Domenica sera dovrà affrontare il Napoli che lo aveva surclassato nella partita d’andata al Grande Torino non tanto per la sconfitta, tre a uno, ma per il gioco prodotto dai partenopei e la pochezza di quello granata. Non per niente Mazzarri commentando quella partita disse:

Oggi le disquisizioni tecnico-tattiche faccio fatica a farle perché il Torino sembrava un’altra squadra rispetto a Udine, al di là dell’avversario che è fortissimo, ma lo sapevamo. Da quest’estate abbiamo fatto una crescita esponenziale dal punto di vista del gioco, dell’unità d’intenti e della concentrazione e questa crescita è stata fatta anche dai giovani, ma oggi è sembrato che ci fossimo scordati tutto. Quindi è difficile parlare delle fasce, del centro o di qualunque altra cosa. Non eravamo in campo. In questi casi l’allenatore si trova in difficoltà, parlavo con Frustalupi e avremmo dovuto sostituire sette-otto giocatori, sembravano i fratelli di quelli visti a Udine”. E poi aveva aggiunto: “Quando si ha di fronte una squadra forte, forse la più forte per valori tecnici, bisogna correre almeno quanto loro e anche di più e bisogna essere più organizzati, più attenti, più solidi, più corti, correre a mille all’ora e aggredire i loro portatori di palla, ma non l’abbiamo fatto. Non l’ha fatto il novanta per cento dei giocatori”.

Conta poco, quindi, che il Torino abbia tutto sommato un buono score in trasferta, anche perché il Napoli in casa ha conquistato trentadue dei cinquantaquattro punti che ha e fatto ventotto dei quarantadue gol e subiti sette dei diciotto totali non perdendo mai, pareggiando con la Roma e il Chievo e vincendo con Milan, Fiorentina, Parma, Sassuolo, Empoli, Frosinone, Spal, Bologna, Lazio e Sampdoria.

Conta anche relativamente che Hamsik si sia trasferito in Cina al Dalian perché il Napoli ha tanti altri giocatori importanti, anche se dovrà fare a meno di Mario Rui, distrazione muscolare, e Albiol, operato al ginocchio, e sono da valutare le condizioni di Verdi a causa di una contusione al ginocchio.

La difesa dei partenopei sarà, quindi, variata e ci sarà posto per Maksimovic e sulla sinistra per Ghoulam, mentre in attacco dovrebbe esserci staffetta fra Mertens e Milik al fianco di Insigne. Mazzarri, invece, ritrova N’Koulou e Zaza che hanno scontato la squalifica, Parigini che ha superato il problema ai muscoli flessori della coscia destra e Meïté che è guarito dalla sindrome influenzale, mentre Djidji dovrà svolgere ancora terapie per superare gli esiti del trauma distorsivo al ginocchio destro rimediato nel secondo tempo della partita di domenica scorsa contro l’Udinese.

Sarà fondamentale per il Torino scendere in campo con il giusto atteggiamento domenica sera al San Paolo e poi mantenerlo per tutta la partita, recuperi compresi, in modo da provare a strappare punti al Napoli come accadde l’anno scorso quando i granata pareggiarono due a due.

Un atteggiamento troppo guardingo o giocare come il Torino ha fatto la domenica scorsa con l’Udinese alla lunga finirebbe per favorire la squadra di Ancelotti che ha giocatori che sanno aprirsi varchi e che sotto porta hanno una buona mira e Sirigu non sempre può fare miracoli”.