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GIOVEDÌ 11 OTTOBRE 2018 - INTERVISTE

VERDI: "NAPOLI, DA AGOSTO AD OGGI UN GRAN SALTO IN AVANTI; IL GRUPPO? FANTASTICO: CAMPIONI ED UMILI ALLO STESSO TEMPO”


A gennaio non fu un rifiuto al Napoli ma un sì al Bologna


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it

Simone Verdi è intervenuto nel salottino esclusivo del giovedì a Radio Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal:

Una settimana perfetta quella scorsa, bellissima: venivamo dalla sconfitta contro la Juve ma ci siamo rialzati subito contro il Liverpool davanti al nostro pubblico. Porterò questa emozione nel cuore per sempre! Esordire poi in Champions… una settimana proseguita poi con la vittoria contro il Sassuolo, una squadra da non sottovalutare, ben organizzata, dall’ ottimo gioco che aveva già messo in difficoltà Inter e Juve. Non era facile ma non li abbiamo sottovalutati e siamo rimasti concentrati nonostante le difficoltà dell’incontro vincendolo poi con un gran gol di Lorenzo. Questo dimostra che anche chi entra dà un grande contributo alla squadra. Ancelotti coinvolge tutti, tiene tutti sulle spine, il che è positivo: tutti giocano sono tutti importanti, alcuni giocheranno di più, altri di meno ma tutti hanno le opportunità sta a noi sfruttarle e finora tutti l’abbiamo sfruttate. Il primo gol in serie A lo feci al S. Paolo e me lo ricordo benissimo, non si può scordare… Napoli ci ha rapiti, me e Laura, la mia compagna: ci piace vivere la città, idem a Bologna, la giravamo. Napoli era una città nuova e nel nostro tempo libero ci piace girarla e vedere quello che può offrire, siamo per esempio stati a Capodimonte, ci piace arricchirci anche di questo. Io nel presepe? Mi hanno già regalato la statuetta ed è una cosa nuova che vivo con la mia compagna e la viviamo insieme positivamente. Contro il Torino azione fantastica, è stato il mio primo gol in maglia azzurra davanti al pubblico del Torino, mia ex squadra, sarà un gol che ricorderò a vita, bellissima azione venuta in modo naturale. Ventura e Sarri ora Ancelotti? Lavorare con mister Ancelotti ti arricchisce il bagaglio tecnico ma ti dà qualcosa anche come persona oltre che come giocatore. Ho avuto allenatori importanti, anche Donadoni ad esempio, e tutti mi hanno lasciato dentro qualcosa. Il gruppo? Conoscevo già il gruppo-Empoli ed anche Meret, non mi aspettavo ragazzi umili nonostante campioni, una vera bella sorpresa. Più difficile esordire in Champions o salire su un tavolo e cantare? Salire su una sedia… beh è qualcosa che non so fare cantare quindi c’è più timidezza. Dopo la sosta arriva un altro momento importante ed affronteremo squadre difficili a partire dall’Udinese, con il suo calcio propositivo, poi Parigi sarà importantissima per il nostro cammino in Champions, importante sarà non perdere ma sarà un test significativo per vedere quanto siamo cresciuti. Liverpool? All’inizio della stagione abbiamo perso 5-0, da allora abbiamo fatto un gran salto, siamo cresciuti ma possiamo ancora crescere abbondantemente. Obiettivi 2019? Sarei ipocrita se dicessi che non penso alla Nazionale ma la cosa principale resta lavorare per far bene con il Napoli: se fai bene con il club la Nazionale è una conseguenza. Il mio piede preferito è il sinistro anche se con il destro calcio bene uguale. Ruolo? Nei ruoli davanti ho la fortuna di interpretarne di più, ora gioco prevalentemente a sinistra, in passato più a destra, va bene tutto, lo voglio fare al meglio, poi vedremo il futuro e dove il mister vorrà collocarmi in campo. Il mio rifiuto al Napoli a gennaio? Non è stato un rifiuto a Napoli ma un sì a Bologna, la società che mi aveva dato fiducia dopo un periodo non facile: venivo da 6 mesi a Carpi dove avevo giocato pochissimo ed eravamo retrocessi. Mi sembrava giusto dare ancora fiducia a una società che aveva dato fiducia a me. A giugno ho accettato Napoli anche se avevo altre richieste. Napoli mi sta accogliendo bene: qualche problemino di adattamento all’inizio ma è normale, è una città diversa dalle altre, ora io e la mia compagna ci siamo adattati e la viviamo in modo spensierato”.