A cura di: Maria Villani
Fonte: Corriere dello Sport
"E' un momento importante per me in assoluto per la mia storia, ma anche per i giocatori, per molti andare o non andare ai Mondiali cambia. Sono tranquillo perché ho la disponibilità dei giocatori e la gente che ci segue, basti pensare i 65.000 biglietti venduti a San Siro. L'Italia è sempre compattata quando si tratta di dentro o fuori". Lo ha dichiarato il ct dell'Italia Gian Piero Ventura, parlando della doppia sfida contro la Svezia che deciderà chi tra le due squadre andrà in Russia il prossimo anno.
Sulla convocazione di Jorginho, Ventura ha precisato: "Ho detto che non veniva chiamato perché ci schieravamo con un ruolo in cui non c'era posto per lui. Di fronte ad una doppia sfida importantissima, in 72 ore ci giochiamo una qualificazione ai mondiali, possiamo fare delle scelte di modo di stare in campo e di conseguenza di giocatori. Non è importante il modulo, ma l'approccio. C'è grande convinzione da parte di tutti".
VENTURA: «SOGNO DI ALLENARE UNA SQUADRA PER 20 GIORNI» - "Sogno di avere 20 giorni a disposizione per allenare una squadra e perché questo si realizzi serve andare ai Mondiali. Oggi quindi non è tempo di sognare, ma solo di pensare a questa doppia sfida", ha proseguito il ct azzurro da Coverciano, nel giorno dell'inizio del raduno azzurro in vista della doppia sfida contro la Svezia. "Nella mia testa ho già in mente la squadra, certo dipendere dai prossimi giorni di lavoro. Il 4-2-4? Non è un'ossessione, non l'ho mai detto".
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