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DOMENICA 25 OTTOBRE 2020 - INTERVISTE

VIDEO - GATTUSO A SKY: “OGGI PARTITA FONDAMENTALE; PRIMO TEMPO REGALATO: VANNO TROVATE NUOVE SOLUZIONI”


Sul rinnovo: “Il presidente vuol tutelarsi con le clausole, io voglio lavorare in libertà e tranquillità”


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Rino Gattuso è intervenuto ai microfoni di SKY Sport nel postgara di Benevento-Napoli.

Gattuso, perché è importante questa vittoria?
Ha la stessa importanza delle partite giocate con Parma e Atalanta. È un derby, giovedì avevamo speso tanto, perdendo una partita che non meritavamo… sapevamo che era una partita difficile, abbiamo avuto una settimana per prepararla. Sapevamo che dovevamo giocare il primo tempo in maniera diversa e abbiamo dato la stessa continuità della partita contro l’AZ Alkmaar, con un fraseggio molto sterile, pochi scivolamenti, palleggiando sempre ‘linea-linea’, giocando fuori, non rivenendo mai dentro. Siamo stati molto prevedibili. Nel secondo tempo è venuta fuori la qualità della squadra; loro si sono messi a tre sull’1-0, gli ultimi 30 minuti e siamo riusciti a ribaltarla. Abbiamo avuto tante occasioni, ma è stata una partita difficile, son contento. Per noi era fondamentale questa partita.

Buone notizie dalla panchina: primo gol di Petagna, l’incisività di Politano, Demme e Lobotka che si son fatti sentire: aspetti rassicuranti in vista di una stagione lunga e impegnativa.
I miei giocatori devono capire – e lo sanno bene, perché hanno il programma delle partite – che giochiamo ogni tre giorni e c’è una strada, quella del lavoro, dell’impegno, della professionalità. Dopo i 5 cambi il calcio è cambiato: negli ultimi 25 o 30 minuti, se i giocatori si allenano nel modo giusto possono fare la differenza; per questo oggi, secondo me, con le nuove regole, non ci sono più titolari o riserve. Politano ad esempio ha fatto due partite molto interessanti, oggi è stato in panchina ma in campo è entrato con la solita veemenza. Penso che il segreto debba essere questo: lavorare tanto e farsi trovar pronti, però poi bisogna far parlare il rettangolo verde e non solo la bocca.

Una veemenza vista oggi che non c’era contro l’AZ…
Che io vorrei vedere sempre. Non sempre quando prendi i cazzotti ti va bene con il solo muso che si gonfia. A volte ti si rompe e devi mettere i punti e noi i punti li abbiamo messi l’altro giorno, perché abbiamo perso una partita incredibile. Però è mancato un qualcosa: è mancato il movimento e oggi la stessa cosa: il primo tempo non si può regalare perché se ci lasciamo sorprendere e ci aspettiamo che il Benevento ci stenda il tappeto rosso o pensiamo che tutte le squadre ci facciano automaticamente trovare la profondità per Osimhen. Dobbiamo essere bravi a capire che Osimhen è diventato un giocatore importante e le squadre si preparano. Noi come staff dobbiamo essere bravi a far capire ai nostri giocatori che bisogna trovare altre soluzioni. Sono d’accordo nel sentire che nel secondo tempo c’è stata veemenza: ma in questo momento dobbiamo anche riuscire a dare continuità nella mentalità, nelle prestazioni. E non sono contento anche per le prestazioni perché loro sanno che a me non piace giocare ‘linea-linea’, passare la palla o giocare ‘linea-linea’ è troppo facile per gli avversari. Il calcio è cambiato, bisogna saper contare, ci voglion giocatori pensanti: 4 contro 4? Dobbiamo trovare la soluzione per farne venire uno in più, di palleggiare, se vogliam giocare questo tipo di calcio. Questo chiedo ai miei giocatori.

Guardando la classifica, quanto ti scoccia non aver giocato quella partita a Torino?
Non siamo stati noi a decidere. Sono contento della domanda. Qualcuno mi ha rinfacciato – e dico anche il nome che mi hanno detto: Mughini – di aver fatto lo ‘sborrone’. Io non faccio lo ‘sborrone’! Io ho solo detto che in quel momento là per noi era meglio andarsela a giocare la partita perché la Juventus sta provando a fare qualcosa di nuovo: è un dato di fatto. A noi da 20 giorni mancano Zielinski ed Elmas: ho soltanto detto questo. Non possiamo solo noi decidere: fino alle 7 meno 5 noi eravamo sul pullman, poi ci hanno detto di non partire… spero di giocarla, spero di vedere la classifica reale per quello che abbiamo sudato sui terreni di gioco, poi vediamo. Se arrivano poi altre decisioni… pazienza… prenderemo la batosta o non la prenderemo. In questo momento la mia squadra non ha 11 punti, ha 12 punti in 4 partite. Basta, dopo vediamo.

Sul rinnovo: cosa è cambiato dal 10 agosto da quando ti sei visto con De Laurentiis?
Nulla, io sono contento di lavorare a Napoli, contento di avere a che fare con le persone che gestiscono la società, contento di allenare questi giocatori. Poi c’è un problema: io ai contratti non credo tanto per come sono fatto. Poi può accadere che mi si chiuda la vena e vedo tre quattro cose in quattro cinque giorni differenti, prendo e me ne vado a casa. Sapete il presidente come è fatto, lui – giustamente – vuol tutelarsi con le clausole ed io faccio fatica.

Ma la toglierete o no questa clausola?
Ma non la devo togliere io la clausola! Io ho soltanto detto che in questo momento amo questa squadra e sto benissimo perché lavoro con persone eccezionali, col presidente ci vado molto, molto d’accordo, col direttore vado molto d’accordo, con le persone con cui lavoro vado molto d’accordo, coi miei giocatori vado molto d’accordo. La voglia è quella di rimanere, però ripeto: sono uno fatto all’antica, forse. Voglio essere libero, voglio lavorare con tranquillità e se il presidente mi dice che si deve firmare un contratto di sei mesi lo firmo subito ma mi devo sentir libero.

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