A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Michele Uva, Vicepresidente esecutivo della UEFA è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.
“In caso di cori razzisti le procedure UEFA sono chiarissime e in campo internazionale funzionano bene da anni. Primo step: annuncio al pubblico di smettere, secondo step sospensione temporanea, terzo step sospensione definitiva. Chiaro e regolamentare, non si è mai arrivati al terzo step e questo vuol dire che il sistema funziona. Gli spettatori lo sanno benissimo e a livello internazionale ci sono pochissimi casi. L’augurio è che non si debba più parlare di cori ma di calcio, la cosa peggiore è affrontare questi problemi che sono mali della società esaltati da collettiva follia nel calcio, occorre lavorare che per far sì ciò non accada ancora. Oltre a tavoli mi auguro ci siano pensieri stretti, il mio augurio è che non se ne parli più né alla vostra radio né altrove. Le sanzioni sono a discrezione di arbitro e autorità sportive e di pubblica sicurezza. Ancelotti fa la sua parte in termini di comunicazione come spero tutti lo facciano. Dalle parole bisogna passare ai fatti ma a partire da allenatori e giocatori, che sono le parti più ascoltate in questo sistema, bisogna far passare certi messaggi. Tutti insieme possiamo fare qualcosa. Che considerazione del calcio italiano in UEFA? Cresciuta negli ultimi anni. Tra un mese avremo il congresso con elezione del presidente che sarà ancora Ceferin confermato, poi gli europei U21, l’Italia in questi anni ha ottenuto molto dalla UEFA per la sua presenza e capacità di relazione. Italia, Occhi interessati e punto di riferimento, va mantenuta questa capacità di relazione e la forza politica”.
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