TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2019 - NEWS

STADIO COLLANA L'APPELLO DI SANDRO CUOMO: «NON PERDIAMO ALTRO TEMPO, LO SPORT VERO NON PUÒ PIÙ ASPETTARE!»


Da troppo tempo l’impianto del Vomero è indisponibile alla fruizione della cittadinanza


 
     
0


A cura di: Maria Villani
Fonte: Il Mattino

Prepotentemente irrompe sulla scena, di nuovo, il «caso Collana», meglio noto come «La storia infinita». Ambientato non nel regno di Fantàsia, ma nel centralissimo quartiere Vomero, dove però non c’è più traccia di Bastian e del FortunaDrago Falkor. Del film diretto da Wolfgang Petersen del 1984 resta soltanto un lontanissimo ricordo. «Alla ricerca di una risposta» il consorzio di associazioni che operava all’interno dello stadio collinare. Si pongono interrogativi sulle sorti della struttura ubicata nel territorio della V Municipalità, da troppo tempo ormai indisponibile alla fruizione della cittadinanza. «Perché il Collana è ancora chiuso?», pone il delicato quesito Sandro Cuomo.  

«Per favore non perdiamo altro tempo. Lo sport, quello vero, non può più aspettare. Tutti ci auguriamo che il Collana riapra il prima possibile ma deve riaprire nel rispetto della legge, nel rispetto del bando di gara, nel rispetto dei cittadini, nel rispetto dello sport, nel rispetto degli sportivi e delle associazioni sportive, che hanno operato per decenni sul territorio con grandissimi sacrifici anche personali, facendo risuonare l’inno di Mameli, portando in alto l’onore del Paese e di questa città in tutto il mondo».

Tempus fugit drammaticamente ma all’orizzonte non s’intravede la luce. E il comitato delle associazioni ex Collana formula una precisa richiesta. «Chiediamo un nuovo affidamento pubblico come è stato fatto per tutti gli altri impianti ristrutturati con i fondi delle Universiadi, affidati ai rispettivi Comuni». Inoltre lancia un accorato appello alle istituzioni e ai cittadini, «affinché il Collana possa prendere la strada giusta, per una rapida riapertura».

Senza tralasciare una pungente stoccata. «Ci rivolgiamo anche ai concessionari dell’impianto, affinché, con grande onestà intellettuale, aprano l’impianto secondo le regole del gioco e secondo il bando di gara, o facciano un passo indietro». Coraggiosa la presa d’atto delle associazioni nel tentativo di disincagliare una situazione estenuante. «Noi ci mettiamo la faccia. E voi?». Scorrono i titoli di coda con i nomi delle associazioni consorziate ma la parola «fine» è lontana a venire.