Perdere come si è perso ieri all'Olimpico non fa male, ma fa arrabbiare. Un Napoli che fino al gol regalato da Ospina a Ciro Immobile era in partita e quasi dava la sensazione di vincerla. Per fortuna che le festività natalizie sono finite e con esse anche i regali, ma gli azzurri in occasione dei 120 anni del club biancoceleste si sono sentiti in dovere di fare l'ennesimo regalo stagionale. Un regalo che è costato l'ennesima sconfitta, la settima in questo campionato, in una partita dove finalmente si è rivista una squadra.
Se nel primo tempo era stata una partita più accorta, giocata soprattutto per non prenderle, nella ripresa il Napoli ha preso completamente il possesso del campo. Ha alzato il baricentro e costretto la Lazio a giocare di contropiede. Cosa non facile se consideriamo che i biancocelesti erano reduci da nove successi consecutivi e da 2 vittorie contro la corazzata Juve.
Il Napoli nel secondo tempo ci ha provato, ha sfiorato il gol in 2 occasioni prima con Zielinski, che ha colpito l'ennesimo palo stagionale, e poi con Insigne, ieri il migliore in campo.
Simone Inzaghi aveva capito che la gara si stava compromettendo e i cambi effettuati ne erano la prova. Prima Cataldi per Caicedo e poi Berisha per Lucas Leiva. I biancocelesti sembrava davvero che non ne avessero più, a differenza del Napoli che dava veramente la sensazione di poterla sbloccare da un momento all'altro.
Ma gli azzurri ovviamente, credendo di stare ancora in periodo di festività natalizie, si fanno male da soli e regalano al capocannoniere del campionato la più ghiotta delle occasioni che consente ai biancocelesti di stabilire il record di vittorie nella loro storia.
Peccato, davvero peccato. Forse quella dell'Olimpico è stata la miglior prestazione del campionato da parte degli azzurri e perderla per l'ennesimo errore di un singolo lascia davvero tanto amaro in bocca. Ma nonostante la sconfitta, la strada sembra essere quella giusta. Gattuso è qui da un mese e la squadra a livello di gioco la rotta l'ha invertita. Ma ora curi l'aspetto più importante, quello dell'autolesionismo. Nella sua gestione le tre sconfitte sono arrivate per errori madornali dei singoli e questo aspetto è da cancellare subito. Nelle prossime gare non si può più sbagliare, c'è urgenza di fare punti. Il calendario metterà di fronte agli azzurri Fiorentina e Juventus, e nel mezzo ci sarà la gara di Coppa Italia contro il Perugia. Tre gare consecutive al San Paolo per invertire la rotta e soprattuto per riportare entusiasmo e tifosi al San Paolo, cosa che negli ultimi tempi è mancata tanto.