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MARTEDÌ 25 FEBBRAIO 2020 - INTERVISTE

RUSSO: “BRYCH, ARBITRO ‘PERMISSIVO’, MA ATTENTI AL ‘ROSSO’; GIUA? GRAVE ERRORE”


L’ex arbitro di Serie A della Sezione di Nola, è stato ospite di Radio Kiss Kiss Napoli


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Carmine Russo, ex arbitro della Sezione di Nola, 142 gettoni di presenze in Serie A, è stato ospite negli studi di Radio Kiss Kiss Napoli per una lunga chiacchierata con Valter De Maggio durante Radio Goal. Il focus su Felix Brych, che stasera dirigerà Napoli-Barcellona.

“Questa sera arbitrerà il tedesco Brych: è lo stesso arbitro di Napoli-Liverpool e tra parentesi ci ha anche portato fortuna, in quanto il Napoli vinse per 2-0. In quella circostanza ammonì poco, 3 giocatori, 2 per il Liverpool ed uno per il Napoli. Fischiò davvero poco e questo è un dato curioso, più di 15 falli. La sua caratteristica è quella di consentire molto il gioco, in Bundesliga infatti ha una media falli molto bassa, circa 20 falli a partita. La gara stasera sarà con poche interruzioni in quanto è un arbitro che lascia giocare, concede diverse norme del vantaggio tralasciando i contatti veniali di gioco.

L’Ipotesi del rigore non è remota, ne ha già concessi due nella fase a gironi, di cui uno al Napoli contro il Liverpool, e nelle 12 partite dirette in Bundesliga ne ha concessi 4, è un ‘largo di maniche’. Se quindi i tre piccoletti puntano bene i difensori blaugrana ci può anche stare il rigore.

Le statistiche di Brych: è un arbitro dalla carriera importante con un episodio controverso in Bundesliga. È un arbitro importantissimo. Nel 2013 commise un errore clamoroso in Hoffenheim-Bayer Leverkusen, con un pallone colpito di testa, uscito dal lato della porta e rientrato in rete perché c’era un buco, il gol fu convalidato, la partita non ripetuta e non fu dato l’ errore tecnico…

Quanto è difficile arbitrare in Serie A? Difficilissimo! Ma chi arriva a questi livelli è preparato e sa gestire pressioni, un arbitro al top si prepara e sa superare le crisi anche se c’è il bello di arbitrare tanti campioni.

Se mi manca il non aver arbitrato il Napoli? Sì, anzi l’ho arbitrato in tre amichevoli precampionato, ma il fascino del San Paolo in campionato mi è mancato. Tutti i colleghi mi raccontano della passione del pubblico napoletano e io non l’ho vissuta, diciamo un piccolo nella mia carriera.

Leo Messi? Ho avuto fortuna di arbitrarlo: mi trovavo a Cipro nella sestina di Apoel-Barcellona e ho avuto la fortuna di vederlo da vicino, tutta la rosa del Barcellona è fantastica ed è stato un piacere arbitrarlo, in quella occasione poi segnò pure.

Una descrizione di Brych: ogni tanto tende ad espellere, è una sua caratteristica, oltre ai rigori che concede. 4 espulsi in 12 partite in media 3 espulsi su 4 gare, con due espulsioni per doppia ammonizione.

È un arbitro d’élite, dal curriculum importante, un avvocato di Monaco di Baviera, che lavora in banca, classe 1975, ha avuto una carriera velocissima, nel 1999 arbitrava ancora nelle serie inferiori e nel 2005 eccolo in Bundesliga, pochi anni dopo eccolo arbitro UEFA, nel 2008 debutto in Champions fino ad arrivare alla. Finale del 2017 di Cardiff, la finale di Europa League nel 2013.

Fischia una media di 20 falli a partita e colleziona tra i 4 e i 5 ammoniti a partita.

Io sono stato ‘accusato’ di essere tifoso della Juve. Non so come nascano queste leggende metropolitane, purtroppo sì per tanti anni e ancora oggi per strada mi rinfacciano questa cosa. Non sanno che noi arbitri siamo professionisti e come tali non possiamo sbandierare la nostra fede sportiva, tifo assolutamente per il Napoli e non per la Juve.

Il più grande campione da me arbitrato in Serie A? Tanti: Totti Del Piero, Nedved, però quello che più mi ha lasciato segno è Ibrahimovic, in ogni momento di dava la sensazione di poter fare la giocata strana, pazzesca, di forza fisica e mi ha segnato.

Esiste la sudditanza psicologica verso le grandi squadre? Per me no, mai esistita. L’ arbitro è un professionista che vuol vincere la sua partita facendo il suo lavoro nel modo più lineare possibile con obiettività. Non si può parlare di sudditanza ma di situazioni gestite in modo non omogeneo, sbagliando, dire che un arbitro sia predisposto per una società piuttosto che per un’altra lo escludo.

Il rifiuto di Giua di andare al VAR durante Napoli-Lecce, perché? È un errore, assolutamente sì, è calcio di rigore, è chiaro ed evidente errore. Lì c’è stata un’errata applicazione del protocollo, il VAR avrebbe dovuto comunicare e invitarlo a rivedere l’azione. Un grave errore, partito dal VAR, il primo errore è di Giua, poi nel momento in cui l’arbitro ha il salvagente del VAR, il VAR stesso avrebbe dovuto invitarlo, con il silent check ad andare al monitor a rivedere l’azione.

Napoli-Atalanta, il contatto Kjaer-LLorente, arbitrava Giacomelli: due settimane fa Gravina ha invitato gli arbitri a sfruttare di più il VAR le cui immagini fanno valutare meglio quanto visto prima magari non bene.

Stasera mi aspetto una grande partita. Il Napoli delle ultime partite può davvero farci sognare contro un Barcellona che a quanto leggo è in crisi. Coi tre piccoletti davanti può mettere in difficoltà una grandissima squadra.

La cura Gattuso funziona, io l’ho arbitrato da calcatore ed allenatore e sono consapevole che il suo credo calcistico avrebbe preso il largo. Da calciatore lo chiamo ‘tignoso’ ma anche rispettoso verso gli arbitri e consapevole del suo agonismo anche se ‘ringhiava’, se era richiamato o ammonito, poi mi ha anche stretto la mano.

Un espulso? C’è un’alta probabilità stasera…”.