A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Eugenio Albarella, preparatore atletico, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.
“Il Bayern ha ripreso gli allenamenti, conosco bene il centro sportivo ed è all’avanguardia, una struttura di 6 campi uno sintetico, più palestre ed un albergo all’interno. Immagino le strategie e la possibilità di potersi spogliare in stanze separate per tutti. Gruppi di 5 e allenamenti differenziati nei vari campi. La mole di lavoro ricade sullo staff, si lavora sul pallone, sul fisico, col pallone tra i piedi, no contrasti. Tutto è in funzione della struttura a disposizione: al Bayern c’è questo, poi dipende dalle realtà.
Castel Volturno può replicare il modello Bayern? In proporzione sì. Fondamentale è non fare la corsa ad arrivar primi, piuttosto creare i presupposti per un buon lavoro con una data unica. Per quanto tempo potrà durare? Non mi risulta abbiano fatto screening con esami alla rosa mentre la federazione medici sportivi ha previsto questo. Sottolineo che non bisogna correre a far primi ma creare i presupposti per lavorare in sicurezza, calciatori e staff. Studiare le soluzioni a un tavolo e appena si hanno date certe con tutte le parti in causa, allenatori, calciatori e medici si trova un punto d’incontro sulle linee guida sui protocolli per gruppi, individui e a mano a mano cercare di sviluppare metodologie secondo le opportunità a disposizione.
Danni cardiologici? Potenzialmente – e dipende dalla gravità – con la polmonite il problema si crea, cioè nell’elasticità dei polmoni. Va preso tutto con le molle senza dare tutto per scontato.
Vanno riformulati i format, ma c’è il tempo per concludere la stagione in corso e iniziare nei modi migliori, con format diversi la prossima? Nell’NBA si può alternare la competizione al recupero: ad oggi va trovata la massima sicurezza per ricominciare senza l’errore di ritornare ad una tragedia. Il buonsenso sia il sale della metodologia”.
|