A cura di: Redazione
Fonte: Premiumsporthd.it
"Il prossimo anno abbiamo tutta l’intenzione di migliorare una stagione già straordinaria e se ci riusciremo sarà tanta roba". Maurizio Sarri non vuole che dall'esterno ci sia qualcuno che si intrometta nel suo sogno. Nel loro sogno. Lui lo chiama così, senza mai nominarlo: semplicemente è lo scudetto che a Napoli manca dal 1990. E che in città e, quel che più conta, nello spogliatoio, sentono sempre più vicino. "L'estate della verità - hanno scritto i tifosi rivolgendosi a De Laurentiis - riporta lo scudetto in questa città".
L'estate deve portare i giocatori che mancano, la primavera ha lasciato quelli che servivano. Il rinnovo di Lorenzo Insigne è già ufficiale, quello di Dries Mertens è già arrivato e presto sarà annunciato. Sono i simboli di questo Napoli insieme al capitano Marek Hamsik: Lorenzo, napoletano doc e sempre più bandiera, Mertens, il falso 9 più vero di tutti con i 27 gol che lo hanno proiettato al secondo posto della classifica marcatori. Il primo sforzo della società c'è stato: accontentare i due giocatori più forti. Ma non basta.
Napoli non si parla d'altro che di un patto: lo avrebbe stretto Sarri con i giocatori migliori per convincerli a restare e terminare l'opera cominciata nel 2015. Gli 83 punti finora conquistati rappresentano un record, come i 111 gol segnati in stagione, 90 in campionato. Eppure non hanno portato a nessun titolo. "L'infortunio di Milik ci ha tolto qualche punto nei primi 20 giorni", ha detto Sarri. "Una delle squadre più forti incontrate in carriera", si è inchinato Sousa. Nel girone di ritorno il Napoli è la squadra che ha fatto più punti (45), l'anno scorso fu campione d'inverno. Due mezzi scudetti non ne fanno uno.
Quello vero deve arrivare l'anno prossimo: un portiere e un terzino destro rappresentano la priorità assoluta, con altri due rinforzi soprattutto in difesa la rosa resterebbe di livello inferiore a quella della Juve, ma con la qualità del gioco espressa da questo Napoli il gap si può colmare. Ora ci credono tutti. Anche Sarri.
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