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LUNEDÌ 25 MAGGIO 2020 - INTERVISTE

PETAGNA: “FARE GOL AL S. PAOLO UN MIO SOGNO: QUELLO STADIO METTE I BRIVIDI DA CASA, FIGURIAMOCI IN CAMPO!”


Non vedo l’ora di allenarmi e giocare con Mertens e Insigne: posso imparare tantissimo da loro


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Andrea Petagna, attaccante in prestito alla SPAL è stato intervistato da RAI Sport: alcuni passaggi dell’intervista riportati da Radio Kiss Kiss Napoli sono stati dedicati anche al Napoli, squadra che ne ha rilevato il cartellino.

Personalmente ho avuto molta paura e tuttora per i miei familiari cerco di rispettare tutte le regole e di stare attento a tutti i consigli dei medici. Noi calciatori abbiamo la fortuna di essere super seguiti, facciamo tamponi ogni 4 giorni, super controllati sotto ogni punto di vista. Sono molto tranquillo.
Alla fine siamo tutti in contatto, se rischia l’attaccante, rischia anche il difensore. Spero che potremo ritornare presto in campo a fare il nostro lavoro, fare gol, vincere le partite e regalare di nuovo il sorriso ai tifosi.

La vostra voce, dei giocatori, è stata tenuta nella giusta considerazione?
Non so, non siamo noi a decidere, siamo dipendenti delle società che decidono e noi è giusto che facciamo quel che ci dicono. Siam pagati per giocare quindi dobbiamo rispettare regole e consigli. Speriamo di poter ricominciare perché penso che il pensiero è quello di tanti ragazzi, tanti calciatori.
Ci stiamo allenando intensamente ed abbiamo le carte in regola per raggiungere la salvezza. Perché siamo un’ottima squadra, ci è mancato qualche risultato, soprattutto nelle ultime tre partite dove abbiamo fatto delle ottime gare raccogliendo solo tre punti. Con l’arrivo di Di Biagio stiamo proponendo un ottimo calcio e quindi penso che qualsiasi sia la modalità noi raggiungeremo la salvezza.
Nelle ultime tre partite abbiamo dimostrato di essere una squadra che può stare più in alto in classifica. Per quello non vedo l’ora, come i miei compagni: vogliamo dimostrare in campo quello che valiamo realmente.
Da quando sono a Ferrara, la società ha sempre puntato molto su di me: il Pres. Mattioli, Vagnati anche se ora è a Torino, Mister Semplici, ora Di Biagio. So che contano tanto sui miei gol, l’anno scorso ho segnato 17 gol, quest’anno sono a 11, mancano ancora 12 partite e so benissimo che con l’aiuto dei miei compagni posso segnare ancora tanti gol ed aiutare la squadra a centrare la salvezza.

Nella classifica marcatori sei il primo italiano con 11 gol dopo gli ‘esperti’ Immobile e Caputo e dopo i tanti stranieri.
Penso che in Italia a volte tanti ragazzi non abbiano la possibilità di esprimere il proprio talento perché un giocatore di livello penso abbia bisogno di fare le proprie esperienze, di sbagliare per imparare. Io ho avuto questa possibilità: dopo il Milan sono andato alla Sampdoria, poi al Latina, ad Ascoli, Vicenza, ho fatto le mie esperienze giocando poco, però ho sempre avuto delle persone che mi davano fiducia e mi facevano credere in me stesso. Poi sono approdato a Bergamo, da un maestro, Gasperini: grazie a lui ora sono il giocatore che sono.

Quando pensi al Napoli, la tua prossima squadra, la prima immagine a cui pensi qual è?
Lo stadio S. Paolo! I tifosi, tutte le volte che guardo le partite del Napoli, soprattutto quelle in Europa è una emozione unica e mi vengono i brividi da casa, figuriamoci in campo!

Mertens, attaccante forte fisicamente anche se piccolo, una delle migliori combinazioni possibili.
Per me sarà un onore giocare insieme a Mertens ed Insigne: sono due giocatori che ammiro e mi piace da morire come giocano. In tutti questi anni hanno sempre fatto benissimo a Napoli e non vedo l’ora di potermi allenare insieme a loro e giocare insieme a loro per imparare tanto e crescere ancora di più.
Non vedo l’ora di fare gol per il Napoli, per la città ed il presidente.

Qual è il sogno di Petagna?
Salvare la SPAL innanzitutto, primo obiettivo, poi vincere qualche partita con il Napoli, fare gol al S. Paolo e una volta fatte bene queste due cose, sarà la maglia della Nazionale che penso sia il sogno di tanti ragazzini quando iniziano a giocare a calcio.