TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



DOMENICA 25 FEBBRAIO 2018 - INTERVISTE

PAOLO ROSSI: «IL NAPOLI HA RAGGIUNTO LA MENTALITÀ GIUSTA PER VINCERE. CON LA JUVE DUELLO ENTUSIASMANTE»


«Impossibile poter indicare una favorita»


 
     
0


A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino

Stregato dalla bellezza del Napoli di Sarri e dal fatto che ora va di pari passo a una straordinaria efficacia. Paolo Rossi, l'attaccante che con i suoi gol spinse l'Italia al trionfo Mondiale nel 1982 in Spagna, sottolinea proprio questa crescita degli azzurri come fattore chiave nella corsa scudetto con la Juve. «La differenza nello sprint per il titolo la fa innanzitutto la mentalità e adesso il Napoli ha raggiunto il livello della Juve: ecco perché sarà un duello entusiasmante e equilibrato. Nessuna delle due perde colpi, impossibile in questo momento poter indicare una favorita. Importante sarà vedere come entrambe riusciranno a reagire di fronte al primo risultato negativo».

Cosa la colpisce di più del Napoli?
«Il gioco, la sicurezza in quello che fa durante le partite, la capacità di non smarrire il filo del discorso anche nei momenti di difficoltà. Contro la Lazio, ad esempio, è andato in svantaggio ma non si è disunito e ha proseguito ad andare avanti con tranquillità recuperando il risultato e vincendo alla grande. Questa è la vera forza del Napoli: gli automatismi perfetti che riesce sempre e comunque a proporre anche se in partita dovesse sorgere qualche ostacolo».

E della Juve?
«La duttilità, la capacità di variare di volta in volta e di arrivare sempre al risultato con uomini e moduli diversi. La Juve può giocare con tre o quattro dietro, con due o tre centrocampisti e non cambia nulla: resta sempre solida e pericolosa».

La teoria dei titolarissimi di Sarri e quella di Allegri di ruotare la rosa: due strade diverse, qual è la più efficace?
«Il cammino tenuto finora da Napoli e Juve parla chiaro: sono entrambi efficaci, parliamo di due situazioni diverse. Gli azzurri hanno acquisito queste certezze con il lavoro quotidiano di Sarri in questi tre anni e ora sono una macchina perfetta. La Juve può disporre di un parco giocatori più importante, Allegri ha due squadre ed è molto bravo a ruotare mostrando un coraggio da leone facendo restare fuori giocatori importanti come Higuain o Dybala: è uno che non si lascia impressionare dai nomi e manda sempre in campo chi vede più in forma. E poi per lui parlano i risultati».

Il Napoli di Sarri paragonato all'Olanda anni '70: le ricorda anche la sua Italia nel 78 in Argentina o quale altra squadra?
«Andando indietro con gli anni il paragone con il tipo di gioco di quell'Olanda ci sta, da un punto di vista estetico regge pure quello con la nostra Italia del 1978 anche se giocavamo in maniera diversa. Però la vera similitudine, mantenendoci ai tempi moderni, è con le squadre di Guardiola, il suo vecchio Barcellona, il City attuale: rivedo molte cose, dall'aggressione, al tenersi alti, al macinare gioco in continuazione. Ecco, il calcio del Napoli attuale è estremamente nuovo, moderno, diverso».

Nel duello scudetto quanto possano pesare le coppe: il Napoli è fuori dall'Europa League, la Juve sarà impegnata in un confronto durissimo in Champions League contro il Tottenham?
«Il Napoli dal primo momento ha avuto un'attenzione particolare sul campionato, dando poi la sensazione di aver un po' mollato in Europa: gli azzurri si sono concentrati sull'obiettivo scudetto che vedono alla loro portata. Discorso diverso per la Juve, non credo che la Champions possa pesare perché è attrezzata per competere su due fronti. Allegri ha sempre detto che lo scudetto si decide da marzo in poi e sarà pronto anche se dovesse andare avanti in Europa».