A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Dunque dove eravamo rimasti… Napoli-Frosinone 4-0: una serata piovosa ed insolitamente fredda di maggio del 2016, ci fu una tripletta ed un record… invece in questa festa dell’Immacolata 2018 il record non c’è ma le note belle non mancano, anzi. Tanto per cominciare gli esordi, sono due: Alex Meret, 90 minuti tutti per lui in porta, si ‘sporca i guanti’ una volta, per poco non combina un pasticcio con Luperto ma la prima è buona. Première azzurra anche per Amin Younes, poco più di 20 minuti in cui il tedesco entra subito nel ‘mood’ e dire che un anno fa aleggiava un po’ di ‘mistero’ intorno al suo arrivo. Il ritorno di Ghoulam è una vera gioia, salutato dal S. Paolo con un’autentica ovazione all’annuncio delle formazioni di Daniele ‘Decibel’ Bellini. Prima del fischio iniziale Malcuit saluta con affetto alcuni ragazzi a bordocampo, la Curva A ricorda il dramma della discoteca in provincia di Ancona. Si va in campo e Mister Longo raggiunge Ancelotti per salutarlo e farsi fotografare in sua compagnia. Minuto di raccoglimento per commemorare Mister Gigi Radice e si parte: col piede giusto peraltro, perché Zielinski indovina subito l’angolo giusto e la gara si mette al meglio. Ounas, altra bella sorpresa della giornata, ha un’intuizione, vede lo spazio davanti a sé e da fuori area fa partire un siluro sul quale Sportiello non può nulla e che manda il S. Paolo in visibilio. Per poco non riesce anche Ghoulam a mettere la ciliegina sulla torta della sua brillante prestazione con un gol: la palla si impenna. In compenso, però, serve un assist prezioso a Milik che segna, due volte, non tre, come era accaduto nel 2016, ma va bene lo stesso. Marek Hamsik gli cede la fascia e Ghoulam è per la prima volta capitano azzurro: è lui l’uomo-partita per SKY, intervistato a fine gara, i tifosi lo aspettano ancora per applaudirlo e lui ricambia. In Curva B uno striscione saluta gli azzurri accorsi per la danza che è ormai diventata di rito: ‘Forza ragazzi, noi ci crediamo’…
|