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DOMENICA 16 FEBBRAIO 2020 - STAMPA

OMAR SIVORI, GIÀ 15 ANNI SENZA " EL CABEZON"


Il 17 febbraio del 2005 si spegneva uno dei giocatori simbolo del Napoli


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napoli Today

Saranno già 15 anni, domani 17 febbraio, dalla morte di Omar Sivori, uno dei più forti giocatori della storia del calcio.

"El pibe de oro" - nome poi andato anche a Maradona - o "El Cabezon" per la folta capigliatura, giocò nel Napoli (dopo esser stato acquistato dalla Juventus) e nelle nazionali italiana e argentina.

Nacque nel 1935 nella zona di Buenos Aires, da una famiglia di origine italiane. Inizia nel River Plate, col quale mise a segno 29 reti in 63 presenze e vinse tre titoli nazionali. Nel 1957 andò alla Juventus per la cifra record di 10 milioni di pesos (190 milioni di lire), e condivise l'attacco con John Charles e Giampiero Boniperti. In bianconero giocò 257 partite, mettendo a segno 170 reti, vincendo tre campionati e altrettante coppe Italia. Fu capocannoniere Pallone d'Oro.

Nel 1965, l'argentino venne ceduto al Napoli per 70 milioni di lire, accolto in azzurro da eroe. Giocò in coppia con Josè Altafini. Con il Napoli vinse una Coppa delle Alpi nel 1965 e fece 12 gol in 63 presenze. Nel 1968, in seguito a un infortunio al ginocchio rimediato l'anno prima che lo limitò molto, si ritirò all'età di 33 anni.

Dopo il ritiro Sivori fece l'allenatore, arrivando anche alla panchina dell'Argentina senza grandi risultati. Gol e giocate incredibili a parte, è anche ricordato per il carattere particolarmente irrequieto: in 12 anni di Serie A scontò 33 giornate di squalifica.