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VENERDÌ 3 APRILE 2020 - NEWS

OL-JUVENTUS, UN MEDICO FRANCESE ATTACCA: “ ‘MICCIA’ PER L’ESPLOSIONE DEL COVID-19 NELLA REGIONE DEL RODANO”


L’Agenzia per la Salute di Francia smentisce: “Nessun caso correlato alla partita”


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Rmc Sport

Un medico lionese ha stimato che l’ottavo di finale d’andata di Champions tra OL e Juventus, davanti al suo pubblico, ha costituito un acceleratore per la propagazione del Covid-19 nella regione del Rodano. L'Agenzia regionale per la salute, tuttavia, rifiuta questa tesi, assicurando di non aver stabilito alcun collegamento tra i casi di contaminazione identificati e la partita.

L’arrivo dei tifosi da Torino al Groupama Stadium è stata un acceleratore della pandemia di Coronavirus nella regione del Rodano? È questo il parere del Dr Marcel Garrigou-Grandchamp. In una pubblicazione datata martedì sul sito della Federazione dei medici di Francia (FMF) Garrigou-Grandchamp, medico generico del terzo arrondissement di Lyon punta il dito contro l’ottavo di finale d’andata della Champions tra il Lione e l Juventus.

Il match, disputatosi lo scorso 26 febbraio e conclusosi con il risultato di 1-0, è stato seguito da circa 58.000 persone sugli spalti. Il Covid-19 faceva già numerose vittime in Italia, più particolarmente nel nord del Paese. Malgrado gli appelli ad un rinvio, l’esecutivo francese aveva autorizzato l’incontro e l’arrivo dei supporter del club torinese. Un messaggio di prevenzione era stato diffuso sui maxischermi ed alcuni spettatori si erano premuniti nel portare una mascherina di protezione.

"Un’ esplosione di casi nel Rodano"

“Coloro che difendevano la conferma della partita, con l’arrivo di 3.000 tifosi a Lione, hanno argomentato precisando che ‘Torino non è la Lombardia’. Il che è una stupidaggine per quelli che si interessano di calcio, dato che il club di Torino attira tifosi da tutta Italia, anche da lì", ha ribadito il Dr Marcel Garrigou-Grandchamp.
"Esattamente due settimane dopo abbiamo assistito ad una ‘esplosione’ di casi di Covid-19 nel Rodano – ha aggiunto. Un’affermazione che il medico supporta con un grafico che illustra che le contaminazioni censite nel Rodano è superiore di tre volte a quella dell’ Isère e dell’Alta Savoia.

Il medico traccia anche un parallelo con un altro ottavo di finale di Champions, quello tra l'Atalanta e Valencia del 19 febbraio. Il match si era tenuto a Milano, nella regione oggi duramente toccata dalla pandemia. Alcuni medici locali ed il rappresentante per l’Italia dell’OMS, hanno recentemente stimato che questo evento, che ha radunato circa 46.000 spettatori, era stata una ‘bomba biologica’ in Lombardia. "Una settimana più tardi, la Francia non ha saputo trarre una lezione dall’esempio italiano ", deplora il Dr Marcel Garrigou-Grandchamp.

L'ARS non ha confermato il legame

L'Agenzia regionale della salute (ARS) scarta l’ipotesi di una correlazione tra la gara OL-Juventus e l'evoluzione della pandemia nella zona.
"Dopo verifiche con le persone incaricate delle indagini circa i casi confermati biologicamente Covid-19 (...), le indagini condotte individualmente per ciascun caso non hanno evidenziato casi correlati con il match", secondo una comunicazione dell’autorità sanitaria riportata da Le Progrès.

Il ritorno di OL-Juventus, previsto per il 17 marzo a Torino, è stato rinviato dalla UEFA a data da destinarsi.

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