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LUNEDÌ 9 OTTOBRE 2017 - STAMPA

NAPOLI PRONTO PER IL TOUR DE FORCE: SARRI METTE IL TURNOVER IN SOFFITTA


Tre partire per spiccare il volo


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: Ilmattino.it

Tre partite per spiccare il volo. Tre partite per capire se questo Napoli può davvero guastare la festa a chiunque, in Italia e in Europa. Senza raccontare favole: il Napoli è costruito per vincere il campionato o andarci vicino, ha la struttura di squadra per inseguire il grande sogno. E ha la struttura per riuscire a conquistare il passaggio del turno nel girone di Champions, magari uscendo a testa alta dallo scontro di martedì prossimo contro Guardiola. Dunque Roma, Manchester City e Inter servono solo a mostrare anche contro tre top-club la personalità e la qualità di gioco mostrata in questa prima parte della stagione e che hanno incantato tutti. D’altronde, sono i primi scontri-diretti dell’anno. E gli altri affrontati fino ad adesso, Lazio compresa, non si offendano.

Per riuscirvi, Sarri si affida ai suoi fedelissimi. Scordatevi turnover o ricambi in versione industriale: questo non è il tempo per tirare il fiato. I test atletici fatti venerdì mattina a quelli che sono rimasti a Castel Volturno hanno dimostrato che i sopravvissuti alle varie nazionali stanno davvero bene (Jorginho e Maggio sono al top). Ghoulam ha smaltito l’influenza e Albiol non ha più accusato alcun problema alla schiena. Domani inizieranno i test atletici per gli altri, per quelli che rientrano (Mertens, Zielinski, Chiriches e Hamsik saranno i primi). Se andrà come tutti si aspettano, le tre formazioni saranno tre filostrocche da mandare a memoria: con l’unica variante possibile legata a Zielinski e Allan. E basta.

Avanti così, dunque. Saranno giorni intensi, di full immersion: Sarri e gli uomini del suo staff hanno preparato tutto nei dettagli, dalla visione dei dvd sulla Roma e il Manchester City, alla preparazione tattica delle sfide. Tutto d’un fiato. Il piano di Sarri per affrontare il primo ciclo-terribile dell’anno non prevede attimi di pausa: la squadra resterà a Manchester dopo la partita di Champions e rientrerà il mercoledì solo dopo aver effettuato l’allenamento. Perché non c’è tempo da perdere e Sarri sa bene che ogni momento è prezioso per prepararsi alla gara successiva. D’altronde, così fan tutti ed è giusto che se ne faccia una ragione. Il primo giorno libero, gli azzurri lo avranno la domenica dopo la gara con l’Inter. Prima di tuffarsi nell’infrasettimanale con il Genoa.

«Noi non abbiamo paura di nessuno. Giocheremo con la Roma e il Manchester City esattamente come abbiamo sempre fatto», ha detto spavaldo Insigne. Uno che di gol importanti ne ha sempre fatti in carriera. Il più bello nella notte magica di Madrid.

Ecco, il primo test della nuova stagione era quello di far capire che i passi falsi contro le piccole erano solo un ricordo: missione compiuta. Con sofferenza, qualche volta cinismo, il Napoli è a punteggio pieno. Cosa che non era mai capitato prima nella sua storia. Sette vittorie dopo sette gare, un record strabiliante. Non perdere all’Olimpico, contro la squadra di Di Francesco vorrebbe dire consacrare definitivamente la propria candidatura al titolo. Ma soprattutto dimostrare di saper reggere il peso di una vigilia da favoriti, perché il Napoli è probabilmente favorito nel big match contro la Roma, nonostante giochi in trasferta. Il motivo è semplice: gli azzurri hanno lavorato 2 anni con Sarri per diventare quello che sono. La Roma da 3 mesi.

L’Olimpico ha tutta la faccia di un bivio determinante per il Napoli, anche perché vincere significherebbe allontanare ancor di più dal primo posto i giallorossi. Inoltre consentirebbe di non sballottare la squadra alla vigilia della trasferta inglese di Champions.

Le vere risposte che ora attendono la squadra di Sarri riguardano la solidità difensiva: adesso si fa sul serio, perché prima Dzeko, poi il tiki taka del City e infine Icardi saranno le occasioni migliori anche per comprendere se le sbavature difensive, altro tallone di Achille degli azzurri, sono solo un ricordo. Ecco. Fino ad adesso le sbavature difensive, che pure ci sono state, hanno pesato solo a Charkiv, nella notte di Champions contro lo Shakhtar.